Hojlund? È un calciatore, in primis, giovanissimo perché ha 22 anni. Può crescere ancora tanto, ma già ora è molto collegato con la squadra: sta diventando dominante! Voi sapete benissimo che nel mio calcio gli attaccanti ricoprono un ruolo importante: lui lo svolge a livelli altissimi e ha ampi margini di crescita. Annibale se non sbaglio diceva: 'Se non c'è la strada, bisogna costruirsela'; e noi lo stiamo facendo. Anche oggi non erano presenti calciatori come Meret, De Bruyne, Lukaku, Anguissa Gilmour... L'unico augurio che possa fare è che tornino il prima possibile, ma bisogna avere pazienza.
Perché ho detto che il Napoli non è pronto per comandare? Per tanti motivi: siamo all'inizio di un percorso e a livello di struttura non siamo pronti. Ribadisco che, a oggi, le tre grandi del Nord per struttura, seconde squadre e monte ingaggi, sono più avanti rispetto a noi. Quando una squadra come il Napoli vince, fa qualcosa di straordinario: vale più delle vittorie di Inter, Milan e Juventus. Con la voglia si cercare di colmare questo gap, ma parliamo di realtà indubbiamente diverse".
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