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interviste

Ravezzani: “Se il Napoli ci crede può fare il miracolo, ma a Como dovrà faticare”

Napoli Como
Le parole del direttore di Telelombardia sulla lotta scudetto e la prossima sfida degli azzurri a Como
Raffaele Staffelli

Fabio Ravezzani ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti il Napoli in diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport. Il direttore di Telelombardia si è espresso sulla trasferta di Como e sull'attuale lotta scudetto. Di seguito le sue parole.

Ravezzani: "Il Napoli può credere nel miracolo. La trasferta di Como sarà difficile"

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"Se il Napoli ci crede, può davvero fare il miracolo. De Laurentiis ha cercato di fare una squadra competitiva per le prime quattro, recuperando anche qualche soldo dal mercato. È il suo modus operandi, non capisco lo stupore di Conte. De Laurentiis si preoccupa dell’utile in bilancio e sa bene che la squadra non era partita per vincere lo Scudetto. La trasferta di Como è difficilissima per tutti. Il Napoli sarà obbligato a faticare e a qualche fallo in più, col rischio che Anguissa possa beccarsi un giallo. Il Como è come andare dal dentista, prima di farti vincere bisogna farsi un mazzo così. Lukaku? Il problema è che per avere il miglior Lukaku serve Conte, ma a 31-32 anni è difficile ritrovarlo. Il Napoli si è piegato alla volontà dell’allenatore, che ha cercato l’usato sicuro sebbene molto logoro”.


Il disastro delle italiane in Champions e la lotta scudetto

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"Atalanta e Milan si sono suicidate in Europa e sarebbe bastato pochissimo per vedere tre italiane tra le prime otto della Champions. Il calcio italiano non è in crisi, ma poi per viene affondato dalle scelte di un allenatore portoghese, visto che ieri Conceiçao non ne ha azzeccata una. L’Atalanta mi ha stupito con la sua eliminazione. Inter in crisi? Il Napoli ha avuto problemi congiunturali, dovuti al mercato e agli infortuni. L’Inter invece ha problemi strutturali, è una squadra un po’ logora e anziana, che quasi non crede più in sé stessa. Lo Scudetto sarà vinto da chi sbaglierà di meno e non da chi farà meglio. La stagione si giocherà da febbraio ad aprile, dove le big dovrebbero cambiare marcia. L’Inter lo ha fatto, ma ne ha messa una in meno".