A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ciro Venerato, giornalista Rai. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
interviste
Il punto dell’esperto Ciro Venerato sul mercato del Napoli e delle big d’Italia
Le parole di Venerato
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"Mondiali? Ad oggi scrutando il tabellone e ciò che potrebbe accadere, potremmo vivere delle semifinali con un alto tasso di adrenalina. Da una parte Francia-Inghilterra sarà una grande sfida, sarebbe il corredo ideale; dall'altra Brasile ed Argentina, le regine del calcio sudamericano. Pronosticai Brasile-Francia in finale prima dell'avvio dei Mondiali, ma in questa competizione tutto è possibile, non si possono commettere errori. Alla luce dei possibili quarti, con la Spagna e il Portogallo protettati tra le prime otto, sono emerse le reali potenze mondiali. La Germania è l'unica potenza mondiale uscita dalla Coppa del Mondo, anche la Croazia, che ha un centrocampo di livello, rientra nelle nazionali d'elite del mondo. È il Mondiale che sta definendo i valori i quali hanno caratterizzato la storia del calcio mondiale. Quando si arriva al momento del dunque, emergono sempre le stesse".
Sul calciomercato del Milan
"Attualmente il club si sta focalizzando sui rinnovi. Il primo ad essere firmato sarà quello di Giroud. Per quanto riguarda Leao, è una matassa imbrigliata, ci sono tasselli da sistemare. Il portoghese è condannato ogni anno a rinunciare ad 1/5 del suo stipendio per la cifra da versare allo Sporting, dopo la rescissione unilaterale con il club. Lo Sporting ha vinto la causa, pesa la valutazione sullo stipendio del calciatore. Il Chelsea è interessato al calciatore, il Psg se dovesse perdere un tenore, potrebbe pensarci, lo United resta sullo sfondo. Rafa, tuttavia, si trova bene a Milano, il club rossonero spera di trovare la quadra, ma dovrà andare oltre il tetto ingaggi stabilito per i top. La situazione resta aperta. Da ormai due mesi il Milan, inoltre, segue Okafor del Salisburgo, squadra che appartiene alla galassia Redbull, in caso di addio del portoghese. I rossoneri hanno paura di perdere Leao, ma a gennaio bisognerà capire cosa fare anche con De Ketelaere se continuare a dargli fiducia. Al 99%, tuttavia, l'operazione Zieych con il Chelsea andrà in porto".
Su Hamsik come dirigente del Napoli
"Il rapporto umano che lega De Laurentiis a Marek è intenso per la professionalità del calciatore e per un precedente. In passato la Juve e Milan volevano ingaggiare Marek, ma quest'ultimo stoppò tutto perché voleva restare a Napoli e continuare a guadagnare la metà di ciò che gli era stato proposto. L'unico calciatore che si è focalizzato solo sulla squadra azzurra fu Marek, non sarà mai un semplice calciatore per Aurelio. Berlusconi era convinto di ingaggiare il centrocampista in passato, ma non fu un'operazione agevole. Ad oggi De Laurentiis stima Hamsik, Hamsik stima De Laurentiis, ma non c'è un discorso avviato per farlo entrare nella dirigenza. Ci sono stima ed affetto, non escluso che in futuro possano aprirsi scenari diversi, ma al momento non c'è nulla".
Su Demme
"È concreto l'interesse per Demme della Salernitana, bisognerà capire i margini della possibile cessione. La Salernitana per convincerlo potrà optare eventualmente per la divisione dello stipendio allungandogli il contratto. Sarà necessario poi capire se sarà ingaggiato dalla Salernitana in prestito o a titolo definitivo. Sul tedesco c'è l'assoluto interesse del club granata, ma il Napoli non rimpiazzerà Diego. Per quanto riguarda Kessié, è una questione economica. È sempre stato apprezzato dal d.s. Giuntoli , sin dai tempi del Cesena e dell'Atalanta. Guadagna 6,5 milioni a stagione, l'agente ha fatto capire l'intenzione di scendere a 4. Ma il Napoli potrebbe arrivare a 3, bonus inclusi, quindi la società automaticamente si defilerebbe dall'operazione. C'è comunque un discorso economico alla base, la situazione è differente da quando fu definita l'operazione Anguissa. Non è un affare fattibile, ma resta l'assoluto gradimento tecnico verso il giocatore, che piaceva già in passato ma che il Napoli non può permettersi attualmente".
Su Cragno e Kadioglu
"Arrivano smentite, perché il Napoli non è mai stato interessato al calciatore. La società ha deciso di restare con i propri portieri. Kadioglu? Il Napoli segue soltanto il ragazzo. Non ha mai trattato questo calciatore, è stato suscitato anche fastidio per le dichiarazioni del padre, che ha associato il nome del figlio alla società azzurra. Prezzo e qualità non vanno di pari passo. È un buon giocatore, ma il Napoli non farà l'operazione per questo calciatore ad oggi. Come mi arrivano smentire per Guler, il quale non è mai rientrato nel database del Napoli e nei parametrici tencici del club, a differenza di Kadioglu. Anche Buchanan è entrato nel database dello scouting azzurro, ha giocato un buon Mondiale, ma se il Napoli dovesse rimpiazzare eventualmente Lozano a giugno, punterebbe su un calciatore di livello decisamente superiore rispetto al canadese".
Su Malinovskyi
"Fu trattato da Giuntoli prima del trasferimento all'Atalanta, il Napoli mi confermò che piaceva questo profilo. All'epoca l'agente Parisi ebbe contatti con Giuntoli. È un grande calciatore, ha una 'castagna' spaventosa, è molto tecnico. Tutto può succedere, ma ad oggi non c'è assolutamente nulla; tuttavia, Antonelli avrà parlato a Giuntoli dell'ucraino, anche perché saprà sicuramente dell'avvicinamento sensibile da parte della società azzurra. Questo è un calciatore da grande club. Mi auguro che il Napoli possa pensarci realmente, Ruslan ha sempre fatto il suo in terra orobica, potrebbe essere funzionale all'idea di gioco del Napoli. Prima di abbinare calciatori al club, è necessario conoscere i parametri i quali rientrano nel sistema di gioco di Luciano. Condivido i dubbi, invece, circa la valutazione fisica su Ilic, non sarebbe funzionale al Napoli odierno. Se dovesse vincere lo scudetto, la squadra diventerebbe un top club e di conseguenza non potrebbe ingaggiare dei ragazzini".
Su Balotelli
"Non verrà mai. Ha sprecato tanto talento, poteva diventare un calciatore importante, ma ha gettato via la sua vita professionale. Così come Cassano in passato non avrebbe mai potuto indossare la maglia azzurra, perché De Laurentiis valuta da sempre prima la testa e poi i piedi. Credo che il tram chiamato desiderio Napoli sia ormai svanito per Mario".
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