“Sapevo che c’era questa situazione per cui, dopo parecchi anni, stanno cercando di lavorare sui giovani. Ovviamente, oggi, quando si parla di giovani bisogna parlare di calcio europeo, senza soffermarci sulla ‘scugnizzeria’ napoletana. È un discorso affrontato anche dall’Atalanta ed è giusto che sia intrapreso anche dalla famiglia De Laurentiis. Cercare un nuovo Kvara, ma arrivarci prima, facendolo crescere in Primavera. Non so quali possano essere i calciatori visionati, ma è un progetto in divenire. Negli scorsi mesi, la società non era ancora intenzionata ad imbastire questo progetto. Un classe 2007, da me seguito, è infatti stato ingaggiato dal Bologna e non dagli azzurri, ai quali l'avevo proposto a dicembre”.
Conte era il miglior profilo per il Napoli?
“L’abbiamo detto e sottolineato: migliore non poteva esserci. È l’unico che poteva risolvere i problemi della stagione appena terminata. Bisogna considerare che Conte non è soltanto un sergente di ferro, ma anche un allenatore capace di migliorare i propri calciatori”.
Avendo il Napoli derogato al salary cap, è lecito accostare dei profili come Federico Chiesa?
“A parte che Chiesa è un pallino di Conte, e lo sappiamo, c’è un problema relativo alla compatibilità tattica di Chiesa con il sistema di gioco di Motta. Soprattutto, se Federico vuole rimanere in Italia, non c’è piazza più appetibile di Napoli. Il Napoli punterà sin da subito alla vittoria dello scudetto. È un giocatore che rappresenta la soluzione ideale, per questioni tattiche, appeal del tecnico e possibilità di accompagnare Kvaratskhelia e, forse, Gimenez, attaccante ideale per il nuovo progetto azzurro. Se il Napoli può permettersi certi esborsi, oggi, è anche grazie alla gestione oculata del presidente, che ha sbagliato una volta ma non si ripeterà”.
Chi sarà il portiere del Napoli nella prossima stagione?
“Vi dico Meret. Ad oggi, credo che sia lui ad essere ancora il portiere del Napoli. Si parla anche di un possibile rinnovo. Secondo me, sarà ancora lui a difendere la porta del Napoli nella prossima stagione, nonostante Caprile sia cresciuto tanto. In questi anni, ha vissuto di alti e bassi, senza godere della fiducia della piazza”.
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