Ho detto una cosa molto precisa: la questione Osimhen è complicata, perché non è prevista (a meno che ci sia, ma non mi risulta) una deadline nel contratto. Se ci fosse stata una clausola rescissoria con una scadenza, sarebbe stato tutto molto più chiaro e semplice. Nel caso di Osimhen c’è la clausola, ma non c’è la deadline che quindi corrisponde e coincide con la chiusura del calciomercato. Per questo motivo teoricamente chiunque raggiunga un accordo con il calciatore e il suo entourage ed è disposto a versare la clausola rescissoria, lo può portare via fino all’ultimo secondo del calciomercato e il Napoli non può opporsi.
È evidente che il Napoli farebbe i salti di gioia se arrivasse qualcuno con i 130 milioni. Il calciatore, però, al momento fa fatica ad accettare altre soluzioni che non siano Parigi, perché il suo procuratore ha trovato l’accordo economico con il club.
Mi è stato chiesto “Quali sono i pericoli e come se ne esce?” ed io sono stato molto chiaro. Il pericolo principale è che, più tardi arriva Lukaku, ammesso che sia Lukaku il sostituto, più tardi Conte può inserirlo nella squadra. Ma al di là del fatto atletico e tecnico-tattico di inserire il calciatore, c’è un altro problema enorme. Se si dovesse aspettare troppo per la cessione di Osimhen, il rischio è che Lukaku poi sia più disponibile. Lukaku non fa il benefattore, quindi se passa troppo tempo, potrebbe cominciare a guardarsi attorno e qualche bella offerta, anche più ricca del Napoli, la troverebbe di sicuro.
E quindi, cosa può accadere?
Scenario 1: La situazione si risolve in poco tempo: Lukaku viene a Napoli, Osimhen va dove deve andare (per non meno di 100 milioni) e siamo tutti tranquilli, Conte per primo.
Scenario 2: Osimhen resta a Napoli e Lukaku non verrà. Non ci strapperemo i capelli, perché sul piano tecnico per noi sarebbe qualcosa di straordinario. Certamente la società non sarebbe contenta, perché contava su questo introito sapendo che la prossima stagione comporterà perdite di bilancio. Ma la società è in grado di gestire una permanenza di Osimhen: ce la può fare anche senza cederlo. Ma in questa seconda ipotesi, Osimhen deve cominciare ad allenarsi come se fosse un giocatore del Napoli a pieno titolo. Stamattina ho visto un allenamento dove per la prima volta Victor ha fatto esercizi di contatto con i compagni.
Io però ho fatto anche uno scenario 3, perché purtroppo questa situazione rischia di protrarsi a lungo. Non fasciamoci la testa, il Napoli ha in organico Cheddira, Simeone e Raspadori: tre calciatori che nelle gambe complessivamente hanno 35-40 gol. Io credo che con il Modena, il Verona e il Parma, pure in emergenza, non siamo messi così male. E quindi, se anche la situazione si mettesse nella peggiore delle ipotesi, abbiamo in organico attaccanti al livello per battere le prime sfidanti.
Non ho mai detto che il Napoli affronterà il campionato con questi tre. Far credere che io abbia detto che il Napoli è coperto in attacco perché ha Raspadori, Cheddira e Simeone che valgono 40 gol è farmi passare per scemo. E io non ci sto. Sta favoletta che prendete un pezzo del mio discorso, lo isolate e mi fate dire il contrario di quello che ho detto, deve finire".
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