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Umberto Chiariello, giornalista, ha commentato il pareggio del Napoli contro il Venezia in campionato nel suo consueto editoriale
Umberto Chiariello, giornalista, ha commentato la vittoria del Napoli contro l'Inter nel suo consueto editoriale su Canale 21 durante Campania Sport.
"Le scorie potevano essere tante. Una sconfitta di quel tipo, 6-2, con tre gol maturati negli ultimi 20 minuti dopo l'espulsione di Lucca, quando il Napoli era stato capace di resistere a Manchester contro il grande City in maniera molto decorosa, sono stati preoccupanti. Si è fatto male anche Meret, due mesi fuori. La scelta del tecnico però è stata chiara dopo le parole oscure di martedì sera quando lui ha gridato a fine conferenza stampa 'Comeback', che significa torniamo a fare gli uomini. Torniamo agli uomini prima che ai calciatori. Quelli che in campo danno tutto e più di tutto.
La squadra vista a Eindhoven era una squadra svagata che a un certo punto ha spento la luce, perché per i primi 30 minuti era una buona squadra, perché il Napoli è una squadra forte. Poi alla fine, con l'acqua alla gola, con una crisi incipiente, quattro sconfitte consecutive in trasferta, quattro in dieci partite, con i pezzi che perdi strada facendo, e stasera ne abbiamo perso un altro, De Bruyne addirittura. Ma niente, è tornato Antonio Conte: 'Comeback'. Bene. Stasera salutiamo il ritorno di Antonio Conte e dei suoi guerriglieri. Quelli che hanno minato il campo dell'Inter che è venuta qui a fare l'ottava meraviglia del mondo, sette vittorie consecutive, giorno di riposo. Sembravano gli unni che erano venuti a passeggiare a bivaccare nella capitale. Noi siamo la capitale di un meraviglioso mezzogiorno. È una capitale mondiale della bellezza. Bene, questa sera hanno trovato invece il cancello sbarrato, la trincea armata e dalle torri piovere di tutto. Se ne sono andati a casa carichi di meraviglia: la famosa corazzata che stasera mi sembrava più la corazzata Potemkin piuttosto che una corazzata di calcio".
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