Poi ha chiarito che Kvaratskhelia trattava con il PSG da mesi, da maggio.Ma “quest’estate abbiamo rifiutato un’offerta importante perché volevamo ripartire dalle certezze. Gli abbiamo fatto delle offerte importantissime e Conte si è speso per lui, noi abbiamo fatto il massimo affinché rimanesse ma se un giocatore vuole andare via poiché gli hanno offerto tanti soldi, non lo si può trattenere”. “Eravamo pronti a perderlo ma non adesso”. Quando gli è stato chiesto quando avevano capito che Kvaratskhelia sarebbe andato via, lui ha risposto: “Il 1 gennaio”. Manna ha ribadito che su Garnacho l’avvicinamento con lo United c’era stato ma l’argentino ha cambiato le carte in tavolo in seguito chiedendo molto di più. Ed ha aggiunto, a mio parere giustamente, come ho spesso ripetuto: “Non è giusto portare un ragazzo di 20 anni a quelle cifre con il rischio che possa rovinare uno spogliatoio con gente che si danna l’anima e guadagna di meno”. È il famoso equilibrio di spogliatoio, di cui ho parlato per settimane. Se arrivi a Okafor, cioè la quarta scelta e vai su giocatori di meno calibro, vuol dire che ti serviva l'attaccante subentrante in grado di incidere o di giocare qualche partita come sostituente. Okafor in questo caso va bene. Parliamo di poca roba. Perché non è il sostituto di Kvara, ma la riserva di Neres. Abbiamo provato obiettivi alti per troppo tempo provocando l’effetto boomerang da me tanto temuto. Manna lo ha ammesso: ”Le aspettative della gente a volte sono ancora troppo alte, le abbiamo create forse anche noi”. “Mi spiace sia stato tutto molto così mediatico”. Manna ha ammesso di aver commesso un errore ad aspettare troppo Danilo con cui era tutto fatto ma se è andato alla fine in Brasile venendo meno agli accordi.
Manna ha smarcato tutte le bugie sul mercato del Napoli: 1) Il Napoli ce li aveva i soldi e li voleva spendere. 2) Non era preparato alla cessione di Kvaratskhelia. 3) Manna ha ammesso di aver insistito troppo su alcuni nomi importanti e di aver lavorato per troppo tempo su obiettivi alti e di essersi mossi troppo tardi dopo che questi colpi sono sfumati. Esattamente i rimproveri che gli ho mosso. Manna ha ha raccontato solo verità. C’è stato solo un giornalista che ha raccontato la verità, cioè Ciro Venerato che voi bistrattate spesso ma che non ha detto una sola sciocchezza. Io ho i vocali registrati e so le verità mica mi rivolgo a chiunque, barbieri e frati-cugini. Ciro ha le notizie giuste e io ho le fonti dirette. Gli altri se la fanno con presunti intermediari. Mercato da 10, è arrivato Lookman, vero? All’anima della palla! Manna ha ripristino tutte le verità prendendosi la responsabilità e ribadendo che l’obiettivo è la Champions. Nessuno si accontenta e intende farsi indietro. Conte sta lavorando con questo gruppo e il gruppo deve lavorare con serenità. “Siamo pronti per il nuovo mercato e per completare l’opera dell’anno scorso”, ha aggiunto. Perché Conte è venuto per vincere ed il Napoli è pronto a seguirlo, altro che fuga del leccese! Chi dice queste bugie - se appartiene ai competitor o agli ascari dei competitor - posso anche capirli, ma se ce li abbiamo in casa i cantastorie mi rode di più. Invece a Napoli si insulta un Presidente che ci ha messo soldi veri e ci ha riportati in testa alla classifica, anche per colpa delle false narrazioni che lo vogliono sempre colpevole. Voi che insultate vi dovreste vergognare. In quale città d’Italia si insulta il Presidente primo in classifica? Fare catastrofismo, signori, è una responsabilità grave che qualcuno dimentica, specie se ha una penna o un microfono da usare. Deontologia, che fine hai fatto?»
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