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interviste
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale.
"Mi arrivano accorati appelli di tifosi che mi chiedono di stare vicino alla squadra, che non è il momento delle polemiche. Allora mi chiedo: cosa significa stare vicini alla squadra? Dire che è tutto bello, che siamo a posto, che va tutto bene se il presidente non ha comprato nessuno, che può prendersi tutto il tempo che vuole? Questo significa? Confondete il tifoso con il giornalista. Che io sia tifoso del Napoli non l’ho mai negato, che lo sia in maniera, forse, eccessiva lo confermo. Prima di tutto, però, il mio mestiere non è quello di accontentare il Napoli o i tifosi, svegliarmi la mattina e seguire l’aria che tira, questo lo fanno i miei carissimi amici giornalisti populisti che amano essere incensati e dicono esattamente ciò che alla gente piace di sentirsi dire. Parlo di giornalisti di Tuttosport, direttori di Tuttosport che devono interpretare il sentiment del tifoso juventino. Se vogliamo mentirci, quindi, diciamo che la squadra ha avuto una grande reazione, che abbiamo vinto alla Mazzarri, che la squadra c’è col cuore e con le gambe, che questa vittoria ci farà risalire la corrente prepotentemente. Noi dobbiamo fare delle analisi. Quando dissi, all’epoca di Garcia, che contro il Bologna pur facendo 0-0 è stato il miglior Napoli di Garcia, era la verità e lo confermo. La partita con la Salernitana, in particolar eil primo tempo, è stata di una bruttezza, inguardabilità totale. Nei giorni scorsi, non ho fatto altro che dire – litigando con Marco Giordano – che non si può pensare che una squadra totalmente fuori di testa e di gamba possa riprendersi all’improvviso ricordandosi come si gioca a calcio e, attraverso il gioco, arrivare alla vittoria. La vittoria si può sempre fare in una partita secca, anche giocando male, ci sono squadre che di giocar male e vincere ne fanno quasi un manifesto ideologico. Con la vittoria recuperi morale, autostima, convinzione di te stesso, ti senti meglio, la mente si sgombra, girano più le gambe e qui non c’è dubbio che il Napoli doveva vincere questa partita. Detto questo, stare vicino al Napoli, per me, è aprire gli occhi e far aprire gli occhi a chi di dovere. Ho accolto Garcia favorevolmente, e lo ribadisco, perché lo trovavo navigato e di buon senso. Purtroppo, Garcia ha capito prima di ogni altro che non bastava il pilota automatico per farlo andare e lo stesso Spalletti, a partire da quel 4-0 contro il Torino, aveva capito di aver fatto un unicum, qualcosa di irripetibile. Il guaio di Garcia, alla fine, non è stato quello che gli abbiamo sempre imputato, quello di non voler giocare come il Napoli di Spalletti, perché aveva capito che su quella strada non era il caso di proseguire, il Napoli non era più in grado di esprimere quel gioco, bisognava cambiare, ma il vero errore è che non ha saputo costruire un giocattolo diverso. In più, ha fatto una preparazione con un preparatore con dei metodi all’antica che hanno devastato i giocatori del Napoli. Mazzarri ha fatto l’errore opposto: ha tranquillizzato tutti dicendo di voler riproporre il Napoli di Spalletti: quello che stiamo vedendo, non è neanche un lontano parente. Fa possesso palla per 70’, ma il possesso palla è un’arma per attaccare gli avversari, ma soprattutto per difendere. Contro la Fiorentina, adesso, siamo assolutamente non favoriti – nonostante siamo Campioni d’Italia -, quindi si faccia una partita vibrante, fatta bene. Pare che Demme abbia avuto un affaticamento muscolare, per forza, se non gioca mai e si impacchetterà nuovamente alla bene e meglio Cajuste, insieme a Zielinski e Lobotka. Auspicavo un 4-3-3, con Demme vicino a Lobotka e una mezza punta, perché abbiamo capito che Lindstrom non gioca neanche se arriva il Padre Eterno e prega Mazzarri. ‘Non è un’ala’, ha detto. Bene, sarà un trequartista almeno? Qualcosa sarà? No? Oppure l’abbiamo preso per fare il caffè accanto a Starace? MI chiedo: un giocatore che ha fatto 7 gol e 7 assist a Francoforte in Bundesliga, vincendo il premio come migliore giovane della Lega, ex titolare della Nazionale danese, attenzionato dal Liverpool, all’improvviso c’è o non c’è è la stessa cosa. Ostigard più scarso di Juan Jesus? Si è fatto male Natan, gioca Ostigard. ‘Ma quello è scontento’, chi se ne frega. È pagato, andasse in campo. Stiamo facendo autolesionismo tafaziano, rinunciando a Ostigard, Lindstrom, Raspadori ha giocato in ogni ruolo. Perché non passare al 4-3-2-1? Hai un Zielinski inguardabile, cambia sistema di gioco, fai qualcosa, scimmiottare Spalletti è la cosa peggiore del mondo. Dopo Torino, Mazzarri doveva dare le dimissioni. Mi auguro che questa vittoria lo aiuti perché a zio Walter vogliono bene tutti. De Laurentiis col mercato che sta facendo? A me viene da ridere. Demme viene considerato un rottame e ogni volta che entra è il migliore, ma arriva Traorè che non gioca da 4 mesi ed ha contratto la malaria, oppure Barak che fa da due anni la riserva a Firenze. Noi mettiamo ai margini Demme e prendiamo due che stanno peggio di lui che ci ha fatto vincere la Coppa Italia e, quando entra, fa sempre bene. Lo usasse, perché deve stare fuori rosa? Perché Zielinski può far perdere 32 milioni al Napoli ed è titolare anche quando fa schifo? Perché Lozano deve andare via per forza e Zielinski no? Zielinski non è voluto andare in Arabia per motivi familiari, punto. Diciamo le cose come stanno, smettiamolo di fare apologia assurda. Lo ameremo per sempre per lo scudetto, ma bisogna ripartire e pensare a come rimettere in moto Kvara. In campo ci sono i fantasmi, l’anticalcio non è Allegri che fa una scelta di difesa e contropiede, ma il Napoli, questo Napoli che fa 300 passaggi all’indietro che non portano a niente. Tra Roma, Torino e Salerno abbiamo fatto 5 tiri in porta veri, pericolosi. Aiutare il Napoli, significa non chiudere gli occhi e non far finta che vada tutto bene. De Laurentiis questa campagna acquisti non la poteva toppare come la sta toppando, al di là di chi prenderà, i tempi sono sbagliati. Questa volta, il pesce puzza dalla testa: è verità, non posso nascondere niente a nessuno. Resto fiducioso che un uomo come De Laurentiis si sappia riprendere e sappia riprendere il Napoli, non credo ai declini, alle parabole discendenti, mi aspetto molto dalla prossima stagione, sono convinto che ripartiremo con una squadra rinnovata e forte, ma c’è un’annata da salvare e in questa stagione, gli errori di De Laurentiis si stanno perpetuando in maniera pericolosa. Mi auguro che non pagheremo questo gennaio che stiamo vivendo, se entro fine mese ci arrivano Traoré, Barak e non si sa chi in difesa, è una campagna in tono minore. Il Napoli è l’unica squadra che ha soldi e non riesce a comprare, è un dramma. Si è conservato tutto per giugno? Il Napoli ne avrà per spendere, ma adesso davvero vuole lasciare Mazzarri alla guida con questi acquisti? Lo trovo un salto triplo carpiato di una pericolosità assoluta, poi il presidente ha mostrato di avere vedute ampie che a noi erano oscure, spesso ha avuto ragione. Io, ribadisco, i problemi ci sono e sono tanti e il gol di Rrahmani non li può nascondere, ma il pesce puzza dalla testa".
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