Dopo aver vinto il primo scudetto ci disse “vincere una volta capita a tutti, vincere per più anni di seguito no”. Conte è stato fondamentale perché non ci ha mai mollato. Il primo anno ci allenavamo a 200 all’ora, il secondo anno andavamo a 220 all’ora. C’è da lavorare, ma è bello vincere. Un giocatore come me non avrebbe mai vinto quegli scudetti. Quando assaggi una volta la vittoria, è dura staccarti. Se hai chi è lì e ti dice “continuiamo a vincere” sai che è una roba che resta per tutta la vita quella di entrare nella storia di un club come la Juventus. Non conosco i calciatori del Napoli, ma vedendo l’annata non credo che i calciatori abbiano dato meno. Ci sono delle situazioni che ti portano a trovarti in una situazione un po’ scomoda. Vincere uno scudetto a Napoli dopo 33 anni è una cosa fantastica. Credo abbiano provato a replicare la sensazione di vittoria, ma non ci sono riusciti. Non credo che i ragazzi abbiano mollato perché non volevano vincere. Chi vedrei bene al Napoli nel caso in cui non dovesse arrivare Conte? È difficile, perché bisognerà vedere le scelte di mercato. Da qui a fine anno possono cambiare le cose. La campagna acquisti va fatta anche in base all’allenatore che si andrà a prendere. È difficile dire quale allenatore prenderei. Per dire queste cose devi vivere l’ambiente”.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA