“Un mercato particolare. Purtroppo, dopo l’infortunio di Lukaku, il Napoli ha perso un giocatore importante, ma ha comunque fatto un gran lavoro. Anche la Juventus, secondo me, è stata molto brava: Bremer, per esempio, si può considerare un nuovo acquisto, visto che l’anno scorso non ha praticamente mai giocato. In più hanno preso due giocatori importanti, operazioni non facili da chiudere negli ultimi giorni. Hanno fatto un grande mercato, inaspettato per come si sono sviluppate le cose. Il Milan, invece, è stato abile a sfruttare la situazione con il Marsiglia per Rabiot e ora ha un centrocampo fortissimo, vero motore della squadra. Dietro, però, resta un po’ carente sia nei numeri che nella qualità. In questo momento vedo Napoli, Inter e Juventus una spanna sopra le altre.”
Direttore, passiamo al Como: è l’anomalia del sistema. Chi l’ha mai vista, in Italia, una piccola spendere così tanto?
“È vero, ma la proprietà può permetterselo. Non dobbiamo sorprenderci degli investimenti fatti: è una società molto ambiziosa e ogni anno cercherà di migliorare. Sono stati bravi a coinvolgere i calciatori nel progetto insieme al direttore sportivo. Quando hai una proprietà solida e una piazza attrattiva, è più facile convincere i giocatori. Per certi calciatori il Como non è solo una scelta professionale, ma anche di vita. La società ha provato a prendere anche nomi di primissimo livello, come Theo Hernandez che poi è andato in Arabia. Insomma, è un club che si sta strutturando per alzare sempre di più l’asticella. I risultati diranno se avranno avuto ragione.”
E se dovessimo individuare la pecca del calciomercato del Napoli, sarebbe più la mancanza di un esterno offensivo a sinistra o quella di un terzino destro per far rifiatare il capitano Di Lorenzo?
“Dico la verità: quando hai un allenatore come Antonio Conte, che sa come lavorare, non è facile trovare sul mercato calciatori in grado di migliorare questa rosa. Il Napoli è una società forte e probabilmente ha valutato che all’interno della squadra ci fossero già elementi in grado di ricoprire quei ruoli. Non puoi avere sempre tutto: qualche occasione può sfuggire, ma resta il fatto che il Napoli ha un grande allenatore, un direttore giovane e bravo, un presidente di spessore e una piazza unica. La passione dei tifosi è un valore aggiunto enorme: rappresenta una spinta importante per tutta la squadra.”
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