Nel corso dell’intervista a Lorenzo Insigne durante la tappa napoletana del Viva el Futebol Tour, Antonio Cassano ha regalato un curioso siparietto raccontando quanto possa essere impegnativo per un calciatore vivere quotidianamente a Napoli, tra affetto travolgente e pressione costante. Un modo, nelle sue intenzioni, per sottolineare ancor più il valore del percorso di Insigne, che da capitano e napoletano ha affrontato tutto questo in forma amplificata.
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calcionapoli1926 interviste Cassano: “A Napoli troppo affetto e pressione, c’è pesantezza. Insigne è stato unico”
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Cassano: “A Napoli troppo affetto e pressione, c’è pesantezza. Insigne è stato unico”
Durante il Viva el Futebol Tour, Cassano racconta e celebra il percorso di Insigne da capitano azzurro e non solo
Cassano e i napoletani: "Giocherei nel Napoli solo se..."
—"Tu Lorenzo hai avuto una fortuna, quella di giocare con la tua gente. Sono stato vicino al Napoli in passato, quando oggi mi chiedono ‘giocheresti mai a Napoli?’ dico: se mi fate giocare solo la domenica con loro che mi spingono, sì. Ma se devo stare tutta la settimana qui… La prima cosa che fanno i napoletani? Vengono e dicono fratello (e fa il segno della pacca sulla spalla, ndr). Inizio a diventar matto... vi voglio bene, ma vado a Genova e poi torno la domenica... un po’ siete pesanti eh, non tanto…"
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