Sul rapporto Kvara-Garcia
—“In molti dicono che la palla arrivi troppo tardi o, addirittura, troppo presto. Agli attaccanti l’importante è che arrivi… Kvara è stato servito con la stessa frequenza dello scorso anno, ma non è riuscito a garantire il dribbling e l’incisività, anche realizzativa, dello scorso anno. Non è in condizione, così come tanti altri azzurri. Quando otto o nove calciatori non presentano uno stato di forma ideale non si può parlare, a mio avviso, di un discorso puramente atletico. È una questione di testa, e non escludo di approccio con il nuovo allenatore. Il gioco, come ho sempre sostenuto, dipende dai calciatori. Lo stesso Spalletti ha potuto giovare della tecnica e della motivazione di molti azzurri. Ciò detto, sarà importante per Garcia venire incontro anche alle caratteristiche ed abitudini recenti della squadra. Difendere lo Scudetto non sarà semplice, le rivali si sono rinforzate. Soprattutto l’Inter pare una squadra particolarmente solida. Gli azzurri, però, hanno tutte le qualità per poter lottare per il titolo. Ciò che sarà importante è un supporto costante, concedendo il tempo necessario ai calciatori di tornare ad uno stato di forma ideale ed al tecnico di trovare gli equilibri giusti. Il sospiro di sollievo di Garcia, a Braga, dice molto del momento attuale della squadra. Un gesto che non mi è piaciuto in quanto, appunto, denota una certa tensione. Interesse dell’allenatore inserire Natan con la giusta accortezza. In un momento decisivo e tanto delicato per il reparto arretrato credo che il tecnico voglia assicurarsi un inserimento graduale, con l’intento di non bruciare - chiude Casale - il ragazzo”.
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