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calcionapoli1926 interviste Carraro: “Calciopoli è nata da un mio errore! Nel 2004 capii una cosa sugli arbitri”

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Carraro: “Calciopoli è nata da un mio errore! Nel 2004 capii una cosa sugli arbitri”

Giovanni Montuori
Le rivelazioni dell’ex presidente della Figc

Franco Carraro, ex presidente della Figc, ha parlato alla Gazzetta dello Sport rivelando alcuni dettagli su Calciopoli. Di seguito un estratto dell’intervista.

Dormiva bene anche durante Calciopoli?

"No, mi faceva male l’idea che la gente mettesse in dubbio la mia onestà, forse anche alla luce delle mie dimissioni da presidente federale nate per consentire senza imbarazzi l’avvio del campionato successivo. È un pensiero che mi fa soffrire ancora oggi, nonostante sia stato assolto da tutto. Ma c’è anche altro: mi resta l'amarezza di aver capito che tutto è nato da un mio grande errore politico. Nel 2004 pensai che Bergamo e Pairetto non potessero più essere designatori arbitrali, non perché avessero fatto male, ma perché certe posizioni ogni tanto per me vanno cambiate. Chiamai Collina che avrebbe smesso l’anno dopo offrendogli quel ruolo, ci pensò qualche giorno e mi disse di no, voleva continuare ad arbitrare. Non feci più nulla. Anni dopo, in una trasmissione televisiva di History Channel dedicata a Calciopoli, scoprii che Collina l’aveva detto a Meani (all’epoca addetto agli arbitri del Milan, ndr), Meani lo aveva riferito ai confermati Bergamo e Pairetto che in quel momento hanno pensato di sopravvivere appoggiandosi a Moggi. Ho sbagliato, avrei dovuto cambiarli comunque. Però ho una giustificazione".

Racconti.

"Nel 2004 avevamo avuto due problemi serissimi e drammatici: il primo la brutta eliminazione dell’Europeo, quello del biscotto, anche se la verità è che abbiamo giocato male; il secondo il Napoli che rischiava di sparire. Ai Giochi di Atene arrivò il presidente Ciampi e volle parlare con l’allora numero uno del Coni Petrucci e con me del caso Napoli: cercava spiegazioni. Non trovavamo nessuno che lo prendesse, era un dramma! Poi arrivò De Laurentiis... Confesso che da allora dopo il Milan tifo Napoli".

Torniamo a quel 2006.

"È un bene che ci sia stata un’indagine e che siano stati punite le squadre responsabili. Gli scudetti andavano tolti alla Juve perché i suoi dirigenti avevano fatto degli errori, ma quello all'Inter del 2006 non andava riassegnato. Dovevano rimanere entrambi non assegnati come nella tradizione della Federcalcio".


Quell’anno vincemmo il Mondiale.

"E qualcuno scrisse che ci eravamo riusciti malgrado l’avversità di Blatter, tanto che non ci consegnò la Coppa. Pensare che uno vinca il Mondiale avendo il presidente della Fifa contro mi sembra una cosa difficile. La verità è che la qualità dei giocatori va anche accompagnata da una politica sportiva fatta nel modo giusto e io avevo messo nella commissione arbitri dell’Uefa Pairetto e in quella Fifa Bergamo. C’è un proverbio che dice aiutati che Dio ti aiuta".