Calcio Napoli 1926
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Careca: “Osimhen inarrestabile. Questo Napoli somiglia al mio in un aspetto”

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Le dichiarazioni dell'ex azzurro

Emanuela Castelli

Careca estasiato dal Napoli di Luciano Spalletti. L'ex azzurro, mai dimenticato dalla piazza partenopea, ha rilasciato una bella intervista pubblicata oggi sulle colonne de Il Mattino: "Osimhen? Mi colpisce la sua fame ed il senso della posizione in campo. Ma tutto il Napoli gira benissimo, merito di Spalletti ma anche di chi ha costruito questa squadra. Che, in un aspetto, somiglia a quella in cui militai anni fa".

Careca: "Osimhen, che fame!"

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Ecco quanto, delle dichiarazioni di Careca, evidenziato da CalcioNapoli1926: "Mi colpisce la fame di Osimhen: va in campo con determinazione e voglia di gol, per segnare e creare spazi ai compagni con i suoi movimenti, non è una punta centrale statica. Ha caratteristiche uniche. Un po' come Haaland, l'asso del City, che sembra pesante e invece ha una straordinaria agilità. Osimhen sta facendo grandi cose dopo aver superato tanti problemi fisici e non ha ancora mostrato il meglio di sé: i margini di miglioramento sono notevoli. Intanto, la sua regolarità colpisce: segna sempre. Ha una forza di volontà incredibile e poi è come se la palla cercasse lui e non viceversa. Si posiziona benissimo, è sempre nel vivo dell'azione. l Napoli gioca meglio di tutti, il distacco rispetto a Milan e Inter lo conferma. La Juve è uscita definitivamente dal discorso dopo la penalizzazione. Ma non sono le altre ad avere dei limiti: è la squadra di Spalletti che ha un passo straordinario, grazie alla qualità dei suoi calciatori e alla fame di successo che hanno. Vanno sottolineati anche i meriti dell'allenatore e del suo staff, oltre a quelli di De Laurentiis e del direttore sportivo Giuntoli: questa squadra è stata ricostruita, dopo la partenza di giocatori importanti, con ottimi investimenti tecnici e senza spendere troppo (...) E poi c'è questo grande spirito di corpo che spinge il Napoli. È una famiglia, si vede dall'entusiasmo con cui i ragazzi si abbracciano dopo un gol. Era la stessa atmosfera che si viveva ai nostri tempi".