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calcionapoli1926 interviste Caprile sul semestre a Napoli: “Ho bei ricordi! Ma sentivo mancare una parte di me”

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Caprile sul semestre a Napoli: “Ho bei ricordi! Ma sentivo mancare una parte di me”

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L'estremo difensore del Cagliari (fino a un anno fa, tesserato azzurro) apre il cuore ai microfoni de La Gazzetta dello Sport
Alex Iozzi

Elia Caprile, portiere del Cagliari, si è concesso per un'intervista ai taccuini de La Gazzetta dello Sport. Diverse le tematiche trattate: dall'ottimo inizio di stagione suo e dei sardi ai sei mesi trascorsi a Napoli durante la prima metà dell'annata 2024/25.

"Andava tutto bene, ma sentivo che mi mancava una parte di me", Caprile racconta i sei mesi vissuti a Napoli ne La Gazzetta dello Sport

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Otto punti in 6 partite con 2 soli ko contro Napoli e Inter: quale bilancio si può fare?«Siamo partiti bene e dobbiamo darcene atto perché i punti raccolti finora sono una buonissima prova. Però il campionato è lungo e bisogna restare concentrati sull’obiettivo. Centrare la salvezza il prima possibile è la priorità».


E come valuta il suo avvio di campionato? La sua media voto per la Gazzetta è 6,75…«Lavoro quotidianamente per diventare la miglior versione di me stesso dentro e fuori dal campo. Sono quindi contento, ma è solo la prima parte del torneo».

La sua carriera, nonostante abbia solo 24 anni, porta a diverse riflessioni: a 18 anni è andato in Inghilterra, a 20 è passato da una squadra di Premier alla C italiana, a 23 lascia i futuri campioni d’Italia per una squadra che lotta per salvarsi. «Leeds è stata un’esperienza anche di vita: ho imparato l’inglese e a vedere il calcio da una prospettiva differente. Poi la Pro Patria: sono arrivato che avevo un contratto lungo con un club di Premier e ho condiviso la stagione con compagni che si giocavano il contratto anno per anno. Ho capito moltissimo. A Napoli andava tutto bene e ho un ricordo bellissimo di club e città, ma mi guardavo allo specchio e sentivo che mi mancava una parte di me. Ringrazio Cagliari per l’opportunità che mi sta dando».

Dopo sei mesi positivissimi in Sardegna sono arrivati attestati di stima da parte di top club italiani ed europei. Lei ormai ha una valutazione che si aggira sui 35 milioni: come la vive?«Fa piacere sentirsi accostati a top club. Però lamia testa è sul Cagliari, sono concentrato ad aiutare tutti nel raggiungimento della salvezza».

Il suo livello porta a pensare che la Nazionale sia raggiungibile: ci pensa per il futuro prossimo?«Innanzitutto bisogna essere onesti e dire che Donnarumma è il migliore del mondo nel ruolo. Poi ci sono tanti portieri italiani bravi e io sogno l’azzurro sapendo che può diventare realtà solo lavorando bene con il Cagliari».