Ai microfoni di 1 Station Radio è intervenuto Giancarlo Cornacchia
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giancarlo Cornacchia, giornalista di Tuttocagliari. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Da Cagliari sul match col Napoli e Caprile
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Giancarlo, avete affrontato con il Cagliari il Napoli sabato. È stata una vittoria sofferta dei partenopei. Che Napoli ha visto? Un Napoli più forte o meno forte della passata stagione? Che sensazioni le ha dato la squadra di Conte?
“Allora, fermo restando che siamo solo alla seconda giornata ed è presto per trarre conclusioni definitive, è chiaro che quando ti trovi davanti una squadra con giocatori come De Bruyne e McTominay, i nomi da soli incutono timore. In avvio il Napoli mi è sembrato non timido, ma comunque un po’ contratto. Con il passare dei minuti, però, ha aumentato la pressione, ha avuto pazienza e, alla fine, con mentalità militare, ha trovato il gol. Adesso non riesco a darti un giudizio definitivo sul Napoli, ma rimane, a mio avviso, la candidata principale allo scudetto. Sulla carta si è migliorata, perché quando prendi un campione come De Bruyne alzi inevitabilmente il livello della squadra. Certo, non essendo ancora entrato pienamente nei meccanismi tattici e avendo avuto qualche acciacco nella preparazione atletica, credo sarà dopo la sosta che vedremo davvero i frutti del lavoro estivo.”
A proposito, sabato De Bruyne non ha brillato. È un segnale o solo un episodio?
“Secondo me è stato solo un episodio. Ha sofferto la strategia del Cagliari, che si è difeso quasi interamente negli ultimi venti metri. Essendo abituato a campionati dove gli spazi sono più larghi, ha trovato più difficoltà a esprimersi. Però parliamo di un giocatore che con una sola giocata può risolvere una partita. Per me resta quello: la prestazione col Cagliari è stata solo un caso.”