Elia Caprile, ex portiere del Napoli, ha rilasciato un'intervista a Vivo Azzurro TV in occasione della sua prima convocazione in Nazionale:

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Caprile: “Buffon il mio idolo. Nazionale un sogno. Napoli? Ho lasciato per un motivo”
Caprile: "La Nazionale è un sogno che si avvera"
—"Gigi Buffon mi ha fatto innamorare del ruolo, dei guanti, delle responsabilità. E la Nazionale è il coronamento di un sogno che cullo fin da piccolo: ma è un punto di partenza e non di arrivo. Sono arrivato qui con i sacrifici - dice il portiere del Cagliari, classe 2001 e che a breve diventerà papà -. Non me l'aspettavo la convocazione, è stata una bella sorpresa e la prima a cui l'ho detto è stata la mia fidanzata. L'esperienza all'estero è stata fondamentale, mi ha aperto la mente, mi ha obbligato ad adattarmi a situazioni diverse, lingua nuova che non conoscevo, sono molto contento di averla fatta - dice -. Ricordo tutti gli allenatori che ho avuto, Nicola, Conte, ora Pisacane. Bielsa e quella prima convocazione in Premier League che non si dimentica". Il pensiero è alla famiglia: "Senza i miei genitori non sarei la persona che sono, né il portiere che sono e non sarei arrivato in Nazionale. Napoli? Io mi alleno per giocare, se non ho la partita soffro tanto, mi piacciono le responsabilità. Sono andato via da Napoli perché non vedevo uno sbocco per giocare, e sono felice di essere arrivato a Cagliari (dove lo chiamano Sant'Elia ndr). Ho tanta strada da fare e tanto da imparare, non sono ancora nemmeno a metà del percorso".
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