Il centro paradiso? Oggi abbiamo iniziato i lavori. Metteremo a posto il campo per farci una scuola calcio. Diego ha fatto la storia in quel campo, io stesso volevo andare ogni giorno al centro paradiso a vedere Diego, 30 anni fa andava bene per il Napoli, ma non andrebbe bene per il Napoli di oggi. Vedere il centro Paradiso in quello stato mi dispiaceva, ci ho messo 15 anni per prenderlo, ma ce l’ho fatta e proverò a riportarlo in vita. Non sarà facile, è una grande sfida. Da quando sono tornato dalla Cina ho trovato solo situazioni complicate, un po ' mi sono scocciato per cui aspetto un progetto in cui si possano fare le cose con calma. Anche perchè col nome che porto, sembra sempre che la colpa sia solo mia. A Udine è stato fatto un bel lavoro e noto che le società nel calcio fanno la differenza. Un allenatore deve pensare ad allenare e non a gestire la quotidianità e capire com’è il dottore, cosa fa il magazziniere e cose del genere. Spero di trovare un progetto serio, poi se non sarà capace farò altro, ma mi piacerebbe un progetto in cui poter preparare una squadra come dico io. Il calcio è cambiato, prima c’era più contatto fisico, oggi si sta perdendo un pò questa fisicità e non so se sta peggiorando, ma sicuramente sembra più un calcetto su un campo di calcio”.
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