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calcionapoli1926 interviste Calzona: “La chiamata del Napoli fu inaspettata. Osimhen deve migliorare in una cosa”

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Calzona: “La chiamata del Napoli fu inaspettata. Osimhen deve migliorare in una cosa”

Angelo Salzano
L'ex tecnico azzurro si è così espresso ai taccuini del quotidiano spagnolo As. Le sue parole

Francesco Calzona, ex allenatore del Napoli, si è espresso ai taccuini del quotidiano spagnolo As, commentando anche il tempo passato sulla panchina azzurra, terminano non nel migliore dei modi. Le dichiarazioni.

Napoli, Slovacchia e Osimhen. L'intervista a Francesco Calzona

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Ha allenato insieme Napoli e Slovacchia. Il suo debutto sulla panchina partenopea è stato contro il Barcellona in Champions League nel febbraio 2024… "È stato emozionante perché ho un legame speciale con il Napoli. La chiamata del club è stata inaspettata. Dopo soli tre giorni di allenamento, abbiamo giocato contro il Barcellona in Champions League. In entrambe le partite abbiamo fatto bene contro un avversario di alto livello".

Victor Osimhen ha giocato un ruolo di primo piano in entrambe le partite. Ora è partito per il Galatasaray. Che consiglio gli ha dato durante la sua permanenza a Napoli? "Victor è un grandissimo giocatore con qualità straordinarie, soprattutto a livello fisico. Deve capire che giocare in grandi club significa anche che in certi momenti si viene criticati per le sue prestazioni. Deve migliorare in questo. Deve capire che la critica può essere costruttiva e può aiutare a migliorarsi dove si può avere qualche difetto. Penso che questo possa essere il suo difetto principale: accettare le critiche nei momenti in cui non si è al cento per cento della condizione, soprattutto in un posto importante come Napoli. Lì Osimhen è stato amato follemente dalla gente, anche il club si è preso cura di lui. Ma deve gestire meglio i momenti difficili".

Conosci molto bene Stanislav Lobotka. In Slovacchia viene paragonato ad Andrés Iniesta… "Iniesta è stato un giocatore molto creativo. Lobotka è più un giocatore di equilibrio, ha un’intelligenza più sobria. È un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere perché riesce a fare molte cose, come recuperare un sacco di palloni, come pochi calciatori che ho visto nella mia carriera. Non si assomigliano molto tra loro. Iniesta aveva anche qualità offensive importanti. Ma al momento Stanislav è sicuramente tra i primi 3-4 al mondo nel suo ruolo".