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Calzona: “Tifo per il Napoli. Conte è avanti a Chivu! ADL sta aprendo un ciclo”

Sara Ghezzi
L'ex tecnico azzurro ha parlato della sua esperienza e della crescita della squadra partenopea dopo il decimo posto

Francesco Calzona, ct della Slovacchia ed ex allenatore del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, in cui ha paralto della lotta scudetto e della sua esperienza in azzurro. A seguire un estratto del suo intervento.

Calzona: "Tifo per il Napoli. Conte è avanti a Chivu! ADL sta aprendo un ciclo"

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Un Ct può tifare?

«È lecito, sì (sorride). E non ho mai nascosto che il Napoli rappresenti un sentimento. Però poi le analisi restano oneste, guai se non fosse così. E io dico Conte davanti a Chivu, per tanti motivi. Intanto, il miglior mercato lo ha fatto De Laurentiis, perché ha arricchito un organico prendendo ciò che serviva per essere grandi compiutamente».

Distanze accessibili?

«Certo. Sono vicine, perché l’Inter resta piena di talento. Ma gli anni cominciano a farsi sentire in vari calciatori. Manna ha acquistato, De Bruyne a parte, in prospettiva: si sta aprendo un altro ciclo, consegnato ad un allenatore che sa come si vince e che vorrà rifarlo».

De Bruyne e Modric cosa le suggeriscono?

«Calciatori stupendi, senza età. Ho avuto la fortuna di giocare contro De Bruyne: io di lui sono calcisticamente innamorato, l’ho votato anche per il pallone d’oro. La carriera di Modric parla per un fenomeno».


Alle spalle del tandem da scudetto chi vede?

«La Roma di Gasperini, che insegna calcio. Mi piace la Fiorentina, che intriga. E il Milan allestito da Tare, che Allegri saprà come guidare».

Stavolta, tra le prime e il resto si vede luce..

«Direi di sì, perché Napoli e Inter stanno avanti. Vaverificata la Juventus, che comunque è reduce dalla qualificazione Champions».

Ha mai pensato di essere arrivato a Napoli nel momento sbagliato?

«E’ stato vibrante esserci arrivato, emozioni che umanamente restano e di cui sono grato a De Laurentiis, sempre impeccabile nei miei confronti. Capita che una stagione vada storta, a lui - e dunque a me - è successo nel 2024. Non sarà stato un caso se gli acquisti di quel mercato, precedente al mio arrivo, siano stati tutti ceduti».

Comunque lasciò una squadra per niente male.

«Ma ne accaddero troppe in quei nove mesi, inclusi i miei. Certo, avevamo Kvara, Osimhen e Zielinski, altri ancora che avevano vinto lo scudetto,ma cifurono errori che compromisero l’evoluzione. Con Conte si è ripartiti benissimo, sono state create premesse per un Napoli che duri a lungo.Certo, ci sarà la Champions ora, partite ognitre giorni, ma Conte sa come si fa e la struttura consente di variare».

La stuzzica l’idea di riprovarci in Italia?

«Sarei bugiardo se dicessi di no, ma sono serio ed ora ho pensieri solo per la Slovacchia. Per natura, sono aperto a nuove esperienze. Ma tra venti giorni le Nazionali tornano in campo, devo calarmi subito nella parte: il calcio sta crescendo ovunque, vedo che anche in A ci sono le squadre di media classifica che ci provano e lo fanno con il gioco. Ho solo poche ore per godermi i 6punti con i miei ragazzi».