
Gigi Cagni, allenatore, è intervenuto a Radio Marte nel corso di “Forza Napoli Sempre” condotto da Gianluca Gifuni, sui temi attuali in casa azzurra e del calcio italiano. A seguire le sue principali parole.
interviste
Gigi Cagni, allenatore, è intervenuto a Radio Marte nel corso di “Forza Napoli Sempre” condotto da Gianluca Gifuni, sui temi attuali in casa azzurra e del calcio italiano. A seguire le sue principali parole.
«Secondo me la coppia Spalletti-De Laurentiis funziona e dovrebbe rimanere così e io lascerei anche Giuntoli. Spalletti è stato determinante come il presidente. Certo De Laurentiis a volte può essere non simpatico, delle volte dice delle cose che non fanno piacere ma se penso a quanto ha fatto per il Napoli e a quello che sta facendo per il Bari è un dirigente che fa bene al calcio italiano. Io non guardo i dati con troppa attenzione. Perché io ho vinto il campionato col Piacenza a 5 partite dalla fine. Fino a quel momento io avevo perso due partite, nelle ultime 5, invece, ne ho perse 4. Purtroppo non puoi fare diversamente perché non ce la fai, perché arrivi ad un traguardo importantissimo con la mente ed il corpo sempre sotto pressione. Motivo per cui il Napoli non è rimasto nelle coppe. Quindi nel finale non puoi pretendere che questa squadra vada alla stessa intensità e ritmi alti dell'inizio. Considerando anche che in questa città tu diventi Dio raggiungendo questi risultati".
"Secondo me il Napoli non può perdere Spalletti perché lui ha messo in atto quello che Giuntoli e il presidente avevano in testa, avendo preso giocatori sconosciuti che hanno sostituito i beniamini che sono andati via l'estate scorsa. Quindi significa che Spalletti ha le qualità per fare delle cose semplici e far rendere i giocatori che ti mettono a disposizione al meglio delle loro possibilità fisiche e tattiche. Un pregio che hanno pochi allenatori. Spalletti prima cura l'aspetto mentale e fisico dei giocatori, poi quello tecnico individuale e poi quello tattico. Fa giocare una squadra al meglio delle sue possibilità. La maggior parte degli allenatori negli ultimi anni, invece, partono dalla tattica e così non vinci niente. Quando vinci la difficoltà maggiore è ripetersi, vedi il Milan di quest'anno. Ora, dunque, la responsabilità del presidente e di Giuntoli, finché sarà direttore, è quella di mettere a disposizione dell'allenatore la possibilità di ripetersi".
"Spalletti, secondo me, avrà chiesto i giocatori da non vendere assolutamente e rimpiazzare quelli che andranno via con altri, migliorando sempre più la rosa. Per quello che ho visto non c'è nessun giocatore che non abbia dato una mano per la vittoria finale. Quindi non ne cederei neanche uno. Quando Ferlaino era presidente del Napoli e Bianchi Ds io sono stato vicino al Napoli. Poi, quando sono venuto ad allenare a Salerno, ho saputo che il presidente non mi prese perché a cena avevo un vestito nero. Ma era blu scuro. Prese Lippi e non sbagliò».
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