Perché crede che Garcia punti sempre sui suoi titolari?
“C’è una situazione che è stata creata da tutto l’ambiente, presidente compreso. Se ti senti in discussione ogni partita, nel prendere le decisioni o hai una grandissima personalità o rischi di subire questa cosa. Garcia, venendo a Napoli, doveva sapere che, cambiando, rischiava molto. Se ha accettato il rischio, tuttavia, dovrà accettarne anche le conseguenze”
Come vive lo stesso Garcia una situazione come quella attuale?
“Dipende da quella che è la situazione nello spogliatoio con i giocatori. È determinante. Oggi, trovare giocatori di personalità, però, è molto difficile. Se i giocatori ti stimano e ti apprezzano, questo può aiutare a superare le difficoltà. A mio avviso, in tutto questo casino, se fossi calciatore – così come lo ero quando indossavo la fascia da capitano - farei un gruppo di giocatori più esperti e andrei a dirgli quel che avrei da dirgli. Anche se non avessi fiducia dovrei dirglielo”
L’Empoli è un avversario da non sottovalutare per il Napoli?
“In A, si sbaglia a sottovalutare qualsiasi avversario, e non credo che avvenga nel nostro campionato. Tecnicamente, non c’è paragone tra le due squadre. Tuttavia, gli azzurri affronteranno un Empoli che, pur composto da giocatori giovani, potrà contrapporre una grande intensità. Sarà questo il vero problema per il Napoli”
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