Mi piacerebbe però vederla tra la gente, nei quartieri più significativi, accanto al murales o all’ingresso dello stadio. Vorrei che la mia opera fosse un punto di incontro, come se le persone potessero nuovamente incontrarsi con Maradona. Dispiace solo che lui non potrà mai vederla. La connessione con Stevie Wonder? Ho realizzato un busto in marmo a lui dedicato, è stato apprezzato e sono stato invitato a casa sua a Los Angeles. È stato qualcosa che mi ha segnato, uno dei momenti più belli della mia vita. Lì ho capito che l’arte può arrivare ovunque. Un busto anche a De Bruyne? Vedremo (ride, ndr)… La scultura nasce da qualcosa che senti dentro, se arriverà un’emozione, la farò”.
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