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Buffon: “Meret non è l’ultimo arrivato, l’Italia ha una fucina di talenti in porta”

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Il capo delegazione della Nazionale ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza, soffermandosi sui portieri italiani
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Gianluigi Buffon, capo delegazione della Nazionale, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza dal ritiro dell'Italia in Germania, a tre giorni dall'esordio all'Europeo, soffermandosi anche su Alex Meret e i portieri italiani. Ecco le dichiarazioni riportate da TMW.

"Secondo me questa è una Nazionale che probabilmente è sottostimata, ma è una squadra molto competitiva innanzitutto per lo spessore umano dei ragazzi che la compongono. Questa è la cosa che mi ha sorpreso di più e mi ha fatto più piacere, il percepire senso di appartenenza verso questa maglia. E poi il loro atteggiamento: con umiltà e spirito di servizio sono a disposizione di ogni linea guida che l'allenatore e la Federazione gli trasferisce. Detto questo, ci sono 4-5-6 elementi che sono il top a livello mondiale. Oltre al gruppo, abbiamo anche le individualità giuste per disputare una bella competizione".


Andrai a Duisburg? Cosa pensi dei portieri? No, lo lasciamo tra i ricordi perché molte volte il ricordo è molto più bello rispetto alla realtà. Donnarumma credo sia un punto fermissimo della nostra Nazionale, un punto di forza: con la Bosnia ha fatto una parata eccezionale, con un quoziente di difficoltà 9.9 periodico. Questo ci dà ulteriori sicurezze perché sai di avere una baluardo alle spalle anche quando sei in difficoltà. Vicario è un portiere affidabilissimo, sta vivendo una parabola eccezionale e l'esperienza in Premier gli ha fatto fare uno step ulteriore. E poi c'è Meret che non è l'ultimo arrivato: per quel che riguarda i portieri, l'Italia ha di nuovo a disposizione una fucina di talenti come non si vedeva da tantissimi anni".