Scambierei Raspadori con Chiesa perché secondo me il primo potrebbe essere un calciatore che fa fatica essendo un "sottopunta". A meno che Conte non abbia in mente di cambiare sistema di gioco. In assoluto, un giocatore come Chiesa credo che sia l'ideale. Anche qui il calciatore va riattivato mentalmente, bisogna fargli capire che il gioco è solamente di squadra e che le individualità servono soltanto al fine di esaltare il gioco di squadra. E Chiesa questo ha dimostrato di saperlo fare ampiamente in Nazionale quando credette nel progetto di Mancini.
Se fossi il direttore sportivo del Napoli prenderei un grande centrocampista perché, come dicevano i padri del calcio: "Il gioco nasce e muore lì, a centrocampo". Il grande centrocampista ti aiuta a costruire e a difendere. Amrabat non mi ha mai fatto impazzire perché ha dei limiti tecnici ed è adatto in un calcio molto utilitaristico. Quando si gioca in spazi stretti, allora diventa importante. Quando si tratta di costruire, fa più fatica. Ma se lo dai in mano a Conte, ed ecco l'importanza dell'allenatore, che lo istruisce a tenere la squadra molto compatta, credo che possa tornare ad essere una pedina importante. Anche perché è giovane, ambizioso. Un po' com'è accaduto per Lukaku, che sta perdendo i 6 kg di troppo perché lo ha chiesto Conte. Ecco perché, se Conte chiedesse Amrabat a De Laurentiis per riportarlo ad essere il calciatore che abbiamo ammirato con la sua nazionale, il presidente potrebbe prenderlo anche domattina. In un centrocampo a due potrebbe giocare al fianco di Anguissa e dare due soluzioni al Napoli: una con Lobotka e l'altra con appunto Amrabat”.
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