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Bucchi: “Spalletti ha creato macchina perfetta, il Napoli deve temere solo se stesso”

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L'ex calciatore del Napoli ha parlato del momento degli azzurri di Spalletti

Domenico D'Ausilio

Cristian Bucchi, allenatore dell'Ascoli, ex attaccante del Napoli, ha rilasciato un'intervista a NapoliMagazine.com.

Bucchi sul momento del Napoli di Spalletti

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"Quello che colpisce è l'aver vinto in campionato 13 partite e non aver mai perso, questo ha fatto sì che il Napoli ad oggi abbia un vantaggio consistente, perché otto punti sulla seconda sono tanti, però conoscendo bene la Serie A e i campionati passati, per fortuna o purtroppo, dei filotti positivi o negativi ci sono, quindi sicuramente il girone di ritorno con un calendario così fitto di impegni, di tante partite ravvicinate metterà a dura prova tutte le squadre e quindi il Napoli dovrà essere bravo, ha un piccolo margine da gestire che sicuramente è importante però non può cullarsi su questo. Quello che oggi colpisce, oltre ai tantissimi gol che il Napoli fa, al fatto che credo che abbia perso soltanto col Liverpool una partita, tra l'altro negli ultimi minuti con due mezzi autogol sfortunati a fine partita, è che Spalletti sia stato bravissimo a creare una macchina quasi perfetta nella quale tutti si sentono assolutamente a loro agio. Credo che questo sia  in assoluto il merito dell'allenatore: aver creato un'idea di gioco eccezionale, perché il Napoli gioca benissimo, con qualità, con aggressività, è una squadra dirompente, che aggredisce sempre, che attacca sempre, che non si ferma, cerca di realizzare sempre più gol possibili e questo è bello. Allo stesso tempo ha dato solidità e tutti quelli che giocano fanno bene. Osimhen è sicuramente l'uomo in più di questo Napoli, è il giocatore che hai la sensazione che possa in qualsiasi momento spaccare gli equilibri. Non dimentichiamo che è capocannoniere pur avendo saltato diverse giornate di questo campionato. La differenza del Napoli in questo inizio di stagione credo sia stata che nel momento in cui non c'è stato Osimhen, i vari Raspadori, Simone si sono fatti trovare pronti e non hanno fatto rimpiangere Osimhen né come numero di reti realizzate né come proprio supporto alla prestazione della squadra. In Champions credo che il Napoli debba ragionare di partita in partita, non debba fare obiettivi a lungo termine perché la Champions League è micidiale, ogni sfida diventa difficilissima perché l'Eintracht è una squadra molto forte, lo scorso anno è arrivata in finale di Europa League e  quindi dimostra che è una squadra abituata anche a giocare in Europa, quindi il Napoli deve vivere step by step, senza porsi troppe pressioni.

Cosa mi ha impressionato di Kim, Kvaratskhelia, Olivera, Raspadori e Simeone? Più che le loro qualità che si vedono dalle prestazioni, dai gol, dagli assist, da tutto, quello che mi ha impressionato è che tutti si sono inseriti con una velocità disarmante e questo quando riguarda un calciatore credo che possa essere merito del calciatore stesso, ma quando riguarda tutti e per tutti intendo anche il recupero incredibile di Lobotka, Anguissa, Ndombele, tutti questi giocatori molti dei quali sono arrivati quest'anno, sembrano invece giocare nel Napoli da tanto tempo io credo proprio perché hanno trovato il terreno pronto, dovevano solo entrare in questo dispositivo e tirar fuori le loro caratteristiche, le loro  qualità e giocare in libertà. Credo che questo sia il vero segreto di questo Napoli. Zielinski è maturato moltissimo, è cresciuto tantissimo anche Elmas, che è maturato al punto tale che quando non c'è un mostro come Kvaratskhelia, il Napoli non lo rimpiange, così come i vari Raspadori, Simeone, non hanno fatto rimpiangere Osimhen, il Napoli può contare su dei titolari incredibili, come Osimhen e Kvaratskhelia, ma allo stesso tempo ha delle alternative che magari non avranno il valore assoluto dei titolari ma sono dei giocatori importanti tanto quanto i titolari e non li fanno rimpiangere. Meret ha trovato serenità e qui credo che ci sia stata anche un pizzico di fortuna, perché Meret probabilmente doveva andare via, si dava quasi per fatto l'arrivo di Navas, credo che la rivalità con Ospina non abbia aiutato Meret nello scorso campionato e quest'anno quel pizzico di fortuna che ha bloccato la cessione di Meret, impedito a Navas di arrivare a Napoli, ha dato la possibilità a Meret di giocare con continuità, di non sentirsi in competizione, di sentirsi titolare e  probabilmente questo lo ha aiutato psicologicamente e credo che poi in campo stia facendo delle grandi prestazioni, stia rispondendo alla grandissima. In difesa tutti stanno facendo veramente bene, però mentre Di Lorenzo è una garanzia e Mario Rui per quanto possa ogni tanto finire sotto la lente di ingrandimento per qualche critica eccessiva, Ostigard è uno di quelli che si aggiunge alla lista di sopra, è uno dei giocatori arrivati quest'anno che sembra invece  essere nel Napoli da sempre e quando ha giocato anche se pochi spezzoni o poche partite, ha dimostrato di essere un titolare a tutti gli effetti.

Come mai gli allenatori avversari faticano ad ammettere la superiorità del Napoli? Da allenatori si tende sempre un po' a difendere il proprio operato e quindi magari ammettere la netta superiorità dell'avversario credo sia un po' fare autocritica e quindi a volte si cerca un po' di limitare i danni. Sicuramente alcune partite possono essere state vinte con un pizzico di fortuna che serve per fare un  percorso così netto e pulito come ha fatto il Napoli, però credo che molte volte il Napoli abbia meritato come prestazione di vincere nettamente. La sosta indubbiamente non  è quello che serviva al Napoli. Il Napoli è la squadra che è più in palla, è una macchina perfetta, i numeri parlano chiarissimo come le prestazioni,  tutti i giocatori in questo momento sono recuperati e sono al massimo della condizione, questa pausa così lunga inevitabilmente può cambiare gli scenari, non come valore, ma  come prestazioni. Purtroppo, nel calcio vi sono i momenti, questo era sicuramente un momento favorevole al Napoli, non che a gennaio debba cambiar qualcosa,  però qualche squadra che magari stava facendo più fatica e magari penso al Milan che nelle ultime partite non era particolarmente brillante e qualche squadra che aveva giocatori infortunati, penso alla Juventus, qualche squadra che aveva avuto degli intoppi in un  percorso non pulitissimo, penso all'Atalanta piuttosto che all'Inter, di sicuro con una sosta così lunga potranno recuperare giocatori importanti e ripresentarsi a gennaio magari anche con qualche operazione di mercato e quindi insomma nel miglior modo possibile. L'augurio e la speranza è quello che il Napoli invece riparta proprio da dove aveva lasciato, con una quadratura, con dei meccanismi, con un entusiasmo, che non debba scemare nemmeno davanti a qualche difficoltà perché magari qualche risultato, qualche prestazione potrà non essere ai massimi livelli ma bisogna essere sereni, tranquilli e viverli così.

Rinnovo di Lobotka? Lo spero perché è un giocatore che dà grandissimo equilibrio al Napoli, con Lobotka davanti alla difesa il Napoli ha un regista che gioca in maniera molto veloce, che non fa mai tre tocchi, che è sempre molto pulito, è un giocatore che dà un equilibrio eccezionale, perché recupera tantissimi palloni, si fa trovare sempre da schermo in tutte le giocate degli avversari, sa pressare, sa accettare l'uno contro uno sia in fase di possesso che in fase di non possesso, quindi credo che sia un calciatore per caratteristiche difficile da trovare sul mercato e quindi la sua età mi spinge a pensare che possa essere uno che si possa legare al Napoli per tanti anni. C'è anche chi parla di triplete, qui viene fuori l'entusiasmo, e se da una  parte è giusto vivere la stagione con grande entusiasmo, credo che bisogna saperla vivere anche con grande lucidità e non porsi obiettivi a lungo termine. Per quanto riguarda la Champions League credo che il Napoli debba vivere di partita in partita, ogni turno sarà difficilissimo ma non proibitivo e quindi è giusto che il Napoli se lo goda, se lo giochi a viso aperto, sperando di arrivare più  lontano possibile e chissà che magari tra qualche mese possa far dei ragionamenti diversi. Stessa cosa credo che possa valere per la Coppa Italia che sarà un impegno che il  Napoli dovrà miscelare in mezzo a tante partite di campionato, a una Champions che speriamo possa andare più a lungo possibile e quindi sarà una terza competizione che  speriamo non sia di disturbo ma sia un'ulteriore possibilità magari per far giocare qualche giocatore che non trova molto spazio nelle altre competizioni.

Un aggettivo per questo Napoli? Il Napoli è concreto, ma il concreto unisce più cose perché altrimenti sembra che sia una squadra che ottimizza e basta e invece il Napoli riesce a concretizzare il meraviglioso gioco che fa. Ci sono squadre che magari giocano un buon calcio ma poi non producono, non finalizzano, non raccolgono, invece il Napoli è una squadra che gioca un calcio bellissimo come qualità, come aggressività, è un calcio moderno dove tutti sono propositivi, tutti sono positivi, arrivano a tirare i difensori centrali, i terzini, le mezzali, i mediani, gli esterni, l'attaccante, tutti fanno gol, tutti difendono con grande compattezza e con grande aggressività, quindi credo che la concretezza sia la raccolta di tutte queste caratteristiche.

Chi o cosa deve temere il Napoli? Il Napoli l'unica cosa che può temere è se stesso, perché il Napoli visto in questo inizio di stagione è una squadra che è libera, è sbarazzina, gioca con tranquillità, con serenità, è una squadra che non sembra vivere di pressioni, quindi conoscendo un po' la piazza di Napoli, la speranza è che tutti nel momento in cui dovessero esserci dei momenti un po' negativi quindi magari non so, si  può perdere una partita e magari qualche squadra può accorciare in classifica o magari ci può essere un periodo non ottimale per qualche giocatore o per qualche prestazione di non altissimo livello, non si facciano processi ma si viva tutto con grande tranquillità e si dia possibilità a questa squadra di arrivare fino in fondo con serenità perché ha dimostrato con i fatti e con i numeri che è una squadra che ha le carte in regola per arrivare fino in fondo e togliersi delle soddisfazioni".