Xavi è alle prime esperienze come allenatore, gli spagnoli hanno una mentalità diversa dalla nostra, ma a me piacciono perché cercano sempre il risultato attraverso il bel gioco. Scegliere il prossimo allenatore del Napoli non sarà facile, sono un po' contrario alle scelte su stranieri che non conoscono il nostro campionato. Qualche calciatore andrà via, leggo in primis di Osimhen e perdere uno del suo calibro, uno dei migliori, non sarà facile da rimpiazzare. Il modulo non è importante, il calcio è sempre in evoluzione, non ci si può fossilizzare su un solo sistema di gioco. Per raggiungere l’obiettivo ci sono diverse strade ed è importante essere elastici. Un allenatore bravo deve sapersi districare in tutte le situazioni senza fossilizzarsi con un modulo che talvolta può essere deleterio. Possiamo competere con tutti, credo che solo la Premier sia un po' superiore a noi, ma il calcio è fatto anche di luoghi comuni e a volte basta una partita, una vittoria, per cambiare idea. Se mi chiamasse il Napoli? Non si può dire no ad una chiamata del Napoli, chiunque sia il direttore che venga chiamato".
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