Alberto Bigon, ex allenatore del Napoli di Maradona, ha parlato ai microfoni di Rai Radio 1 dello Scudetto vinto dai partenopei e del futuro di Antonio Conte.


interviste
Bigon sul futuro di Conte: “Mi è parso freddo, conoscendolo credo andrà via”
"Bisogna dare onore e meriti a società e allenatore", le parole di Bigon
—"Se vogliamo comparare i due doppi scudetti del Napoli, in entrambi i casi bisogna dare onore e merito alle roccaforti, cioè la società e l'allenatore. In questo ultimo biennio, il personaggio chiave è il presidente De Laurentiis, chapeau a lui e al grande Antonio Conte. L'ho conosciuto a Lecce 35 anni fa, siamo stati insieme qualche mese, poi la Juve me lo soffiò già a novembre. Il carattere di quel ragazzo lì si è completato con la maturità degli anni e della straordinaria carriera da allenatore. Bravo Antonio, bravo De Laurentiis".
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Conte e De Laurentiis e un futuro ancora da scrivere: "Grazie alla sua intelligenza, quest'anno il presidente De Laurentiis si è un po' defilato e alla fine il binomio ha portato lo scudetto. Questo tricolore, come il mio, è stato più gustoso. Quello di Spalletti era stato vinto con grande anticipo, però la gioia di venerdì sera credo sia veramente una cosa unica. L'altra sera ho rivisto il pullman diretto allo stadio e mi è rivenuto in mente il nostro pullman che da Soccavo arrivava Fuorigrotta: vi assicuro che c'erano due ali, due muri di azzurro, persone ovunque in strada e sui balconi, e ricordo anche tanto sale lanciato verso il pullman. C'era l'adrenalina che scorreva a fiumi, perché lo scudetto era ancora in ballo come venerdì. Un fantastico mix di folklore, gioia e tensione, che ti porta poi alla fine a godere in una maniera straordinaria".
Conte alla fine rimarrà o andrà via?"Conoscendo il ragazzo, perché per me sarà sempre il ragazzo che ho conosciuto a Lecce, credo andrà via".
Quanto è stato decisivo per il Napoli di Conte potersi concentrare solo sul campionato, senza gli impegni europei in mezzo alla settimana? "Direi che l'assenza degli impegni di coppa è stata determinante. Forse l'Inter senza coppe avrebbe potuto vincere il campionato come qualche giornata d'anticipo, ma non dimentichiamo il percorso straordinario dei nerazzurri, sabato si gioca una finale di Champions. Grande onore e merito a tutta l'Inter".
Fa bene Conte ad andare via? "Non sono uno psicologo e non sono in grado di leggere le immagini. Ma ho visto l'abbraccio tra De Laurentiis e Conte e mi è parso un po' freddo".
L'ultima panchina di Ranieri, ora come lo vede da dirigente? "Mi spiace che in carriera non ho mai avuto occasione di incontrarmi direttamente con Ranieri, una persona che ammiro, mi piacerebbe conoscerlo. Seguirò il suo lavoro come dirigente, che immagino che sarà grandioso come lo è stato da allenatore".
Quale futuro per il suo vecchio Milan? "C'è una domanda di riserva? Non so chi sarà il prossimo allenatore. Personalmente faccio il tifo per Igli Tare, ho avuto modo di conoscerlo, è una persona straordinaria".
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