È vero che Maradona non si allenava mai?
“Io quando sento queste cose non so che dire. Più grandi sono più il gesto lo provano: tutti i gol che avete visto li faceva cento volte in settimana. La bellezza del gioco del calcio è la semplicità. La sua cosa bella, mai troppo sottolineata, è che aiutava sempre gli altri. Fuori dal campo non posso dire, ma in campo curava i giovani”.
Le difficoltà umane di Maradona come le gestiva?
“Io poi sono andato via, avevo un contratto per l’anno dopo e ho detto che non ci stavo più. Il suo problema è stato che nessuno l’ha aiutato: era il ragazzo più bravo del mondo. Vi racconto un episodio: dovevamo giocare a Parigi, fuori dall’albergo era pieno di gente… Erano lì tutti per Maradona: doveva correre in camera e chiudersi. Non era facile per lui. Il comportamento degli altri era di connivenza: è come con un figlio, se gli dici di sì sempre vai d’accordo. Ma per educarlo gli devi dire di no, e bisognava che qualcuno gli dicesse di no: in primis i compagni”.
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