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Antonacci: “Vi racconto un aneddoto su Pino Daniele. Spalletti? Addio prevedibile”

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Le parole del noto cantautore: "Non cancello ancora il numero di Pino Daniele, mi commuove ancora ripensare alle nostre serate"
Francesco Casillo

Biagio Antonacci è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Il noto cantautore italiano ha detto la sua sulla vittoria tricolore del Napoli e sulla sua fede per l'Inter.

Antonacci: "Con Pino scrivemmo One day a cena. Spalletti? Se vinci ci sta andar via"

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Di seguito ecco le dichiarazioni del famosissimo cantante italiano: "Avere un presidente con questo carattere e con questa intenzione di investire ed incidere ha segnato la storia azzurra. Il Napoli è stato tridimensionale. Con Spalletti e Giuntoli gli azzurri sono stati fuori dal campionato dalla prima giornata. Non hanno lasciato scampo a una possibile rimonta. Io sono già pronto per la finale di Champions. Credo che l’Inter vincerà ma non possiamo mai dire che sia finita prima che realmente sia così. Una serie di cose hanno segnato la rinascita del progetto calcio in Italia. Abbiamo pagato in campionato ma anche l’anno scorso abbiam fatto la stessa cosa. In Champions ero convinto che avremmo battuto il Milan e così è stato. Rozzano, mio paese natale, vicino Milano, è completamente azzurro. Già si è organizzata una festa per il 4 di giugno. Tutti abbiamo guardato il Napoli quando in città c'era Diego. Nessun altra squadra o città può darti così tanto amore. Spalletti? Tipico andar via dopo aver vinto. Se non dovessi vincere potresti esser tacciato di aver avuto solo fortuna. Pino Daniele? Abbiamo scritto una canzone a cena insieme a Roma. One day. Io suonavo la chitarra. Pino trasformava parole dall'inglese al napoletano, in una lingua tutta sua, era un maestro. Per me non esiste più un cantautore del genere. Parlavamo spesso di chitarre. Non ho mai cancellato il suo numero perché sono in attesa ancora di una sua magica chiamata. Quando ci vedevamo, era un emozione unica. Pino Daniele non andava mai ai concerti degli altri, venne al mio con Venditti a Roma: cantai "Quando, quando" e scoppiai in lacrime. Non ho mai registrato una canzone che scrivemmo insieme. Nessuno la sentirà mai perchè è il mio ultimo lavoro".