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calcionapoli1926 interviste Beukema: “Conte mi ha chiamato prima che arrivassi. Ecco con chi ho legato subito”

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Beukema: “Conte mi ha chiamato prima che arrivassi. Ecco con chi ho legato subito”

Sara Ghezzi
Il neo difensore azzurro si rqacconta

Sam Beukema ha rilasciato un'intervista a Cronache di Spogliatoio in cui ha raccontato il suo primo approccio con il mondo Napoli tra Conte, i compagni e gli allenamenti duri. A seguire le sue parole.

Beukema: "Conte mi ha chiamato, ecco cosa mi ha detto. A Napoli c'è un grande gruppo"

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Su Conte e il Napoli: "In questi giorni appena tocco il letto, senza videogiochi o Netflix, crollo. Conte ci sta facendo lavorare duro, ma è giusto così. Il mister mi ha telefonato prima che venissi, ha dimostrato di conoscermi quasi meglio di me. Sono cose che ti lasciano tanto. Sono in camera con Marianucci, hanno scelto loro per me, ma lo conoscevo. Da avversario ci siamo sfidati anche  in semifinale di Coppa Italia. Come mi sto integrando? Lang, De Bruyne e Lukaku mi stanno aiutando ad inserirmi nella squadra. Ma anche gli scozzesi, perché a Bologna ero molto99 amico con Ferguson. Quando sono arrivato McTominay e Gilmour sapevano già di dover stare dalla mia. Billy è un personaggio. Questo gruppo è molto gentile, mi ha stupito molto ed è anomalo. Per uno che è appena arrivato aiuta tanto".

Sul Bologna: "Sono ancora nella chat dei calciatori del Bologna. Lì ho scoperto che è nata Lea, la figlia di De Silvestri. Lui è un mito, quando sono arrivato dall’Olanda mi ha portato in giro per farmi conoscere la città. È grazie a lui se avevamo un gruppo così unito Finale di Coppa Italia? Purtroppo non ho potuto festeggiare per “colpa” di Pobega. Mi ha colpito alla fronte, mi hanno messo 4 punti e il dottore ha preferito che non andassi in mezzo alla gente. Italiano mi ha migliorato molto nel modo di difendere, scendendo nei dettagli e rendendomi sicuro nella difesa uno contro uno a tutto campo, è un personaggio, è sempre carinissimo, urla quasi ad ogni secondo, più di Conte, ma mi piace il suo modo di allenare e sa essere anche empatico. Lì c’era un gruppo di lavoro che funzionava benissimo: Saputo-Fenucci-Sartori-Di Vaio. Sartori è un professore elegante, non aveva bisogno di venire troppe volte nello spogliatoio ma se volevi parlare con lui spegneva il telefono e ti ascoltava nel suo ufficio con grande dedizione.

Su Krol: "Mi sono messo a vedere i video di Ruud Krol su YouTube perchè - devo essere sincero - lo conoscevo poco, ma poi quando sono venuto qui e sapevo che c’era un olandese che era stato a Napoli volevo documentarmi. I miei riferimenti come difensori sono Van Djik, Rúben Dias e Maldini, altro giocatore che spesso mi metto a guardare su YouTube. In realtà il mio idolo era Ronaldinho perché fino a 16 anni giocava trequartista. Arne Slot mi voleva al Feyenoord l’anno in cui ero all’AZ e poi vinsero il campionato. Sono andato a casa sua per parlare, ero quasi convinto, ma alla fine sentivo che l’AZ era la tappa giusta del mio percorso. Io streamer di gare di videogiochi? (Guarda l’ufficio stampa) Si, quest’anno inizio (ride, ndr)".