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interviste

Bellinazzo: “Nessuno come il Napoli: venduto tanto migliorando tantissimo”

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Il calcio come potere politico: Qatar, diritti umani. Poi il Napoli come modello per l'Europa

Emanuela Castelli

Marco Bellinazzo, economista de Il Sole 24 Ore, ha rilasciato una interessante intervista sulle colonne de Il Mattino. Parole al miele per la gestione economico-sportiva del Napoli, che ha avuto il coraggio di tagliare il monte ingaggi privandosi dei big e di rifondare, mantenendosi competitiva ad alti livelli

Bellinazzo esalta De Laurentiis: "Gestione impeccabile, ha ringiovanito la rosa senza perdere in competitività"

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Il suo libro sta riscuotendo enorme successo, a ragion veduta: La nuova guerra del calcio, edito da Feltrinelli, è un'analisi minuziosa dei cambiamenti che hanno attraversato il mondo del pallone negli ultimi venti anni: "Sono avvenute tante cose di cui l'opinione pubblica non si è accorta. Il calcio, un fenomeno che coinvolge 4 miliardi di persone in occasione di un Mondiale, è stato sempre usato come uno strumento per imporre un'ideologia, però nel 2003 c'è stato il passaggio cruciale. Putin, per nascondere le atrocità della campagna in Crimea e rafforzare il nuovo establishment russo, ha mandato uno dei più fidati oligarchi, Abramovic, a prendere il Chelsea. Il calcio, in quel momento, non è stato più il pretesto ma il contesto. Ai russi sono seguiti gli arabi, i cinesi, gli americani, che hanno acquisito 60 squadre in Europa in vista dei Mondiali 2026 che vedranno in campo 48 nazionali. Lo scontro si è poi spostato al livello più alto: Inghilterra e Usa, dopo aver perso i Mondiali assegnati a Russia e Qatar, hanno sollecitato l'attenzione della Fbi su scandali che, vorrei ricordarlo, erano stati fatti emergere anzitutto da Maradona. È stato defenestrato Blatter, sostituito da Infantino, e si è dato più potere all'assemblea che è composta da un numero di Paesi superiore a quella dell'Onu. E ogni Paese vale un voto. La vera battaglia adesso è tra la Fifa e la Uefa. La prima rappresenta il potere politico, l'altra quello economico grazie agli introiti Champions". E sul Napoli: «Non ricordo negli ultimi 20 anni una società che abbia tagliato, e non poco, i costi e migliorato così tanto il rendimento, al punto da essere un punto di riferimento per il calcio europeo, sovvertendo i rapporti di forza economica, come si è visto nei confronti col Liverpool. Un esempio virtuoso a cui dovrebbero ispirarsi le altre società italiane, che devono puntare su sostenibilità - difficile senza buoni stadi - e competenze. Una nuova strada. E mi auguro che un titolo possa sollecitare il Napoli verso la realizzazione di un grande centro sportivo che faccia da hub per tutti i giovani del Sud»".