Sulle decisioni arbitrali: "Abbiamo arbitri bravi ma diventa difficile anche per noi allenatori proporre un lavoro difensivo quando ci sono situazioni come pestoni non cattivi. Nel primo rigore Guendouzi addirittura leva il piede. Il calcio è di tutti, perché la gente si affezioni serve spettacolo: io cerco un calcio aggressivo e dinamico, spero non ci siano situazioni in controtendenza".
Sulla scelta del doppio centravanti: "Noslin ha impegnato tanto la loro difesa sulla profondità: è giovane e per necessità lo sto un po' spostando, per me ha fatto una buona prestazione. E Dia aveva due-tre situazioni in cui poteva segnare, ma non può far gol ogni partita. Magari le situazioni gireranno".
Su Castrovilli: "Per me è uno dei migliori centrocampisti in Italia, un tuttocampista che può fare tutto perché ne ha le qualità. A centrocampo può giocare ovunque, anche sotto la punta".
Su Dia: "Perché è uscito? Pronti-via ha avuto una leggera distorsione alla caviglia. Nelle ultime partite ha speso tutto, a fine primo tempo mi ha detto di stare abbastanza bene ma ho visto che qualche difficoltà ce l'aveva. E Pedro è entrato bene, si è smarcato bene al tiro e per noi è una risorsa importante".
Sul reparto offensivo: "Se abbiamo qualche problema? No, abbiamo già segnato tanto. Eravamo primi per corner e tiri in porta, ma anche per minor numero di ingressi degli avversari nella nostra area. Questa è la strada che porterà molti giocatori a fare gol e si va avanti. Spero di tramutare la produzione in realizzazione, finora la percentuale al tiro era altissimo. E questo non poteva continuare. Io cerco di tirare molto in porta e nello stesso tempo di concedere pochi tiri all'avversario, l'equilibrio sta dentro questi numeri. Finché c'è spirito di sacrificio e la squadra si adopera nelle due fasi non sono preoccupato".
Sull'assenza di Castellanos: "Limitate dover rimodulare la manovra senza di lui? No, Pedro può ricoprire quel ruolo e possiamo utilizzare anche un centrocampista. Quando ho fatto i cambi io pensavo di poter portare a casa la partita. Non mi piace dare input alla squadra di abbassarsi per tenere il risultato, si deve continuare a giocare per trovare l'identità che stiamo costruendo. Ci sono molte cose positive, tantissime. La strada è segnata, io cerco di mettere i giocatori nelle migliori condizioni possibili. Siamo arrivati a cambiare per un motivo, perché la squadra tirava poco in porta. Ora lo fa".
Sul dialogo con l'arbitro a fine gara: "Il confronto tra noi e loro deve essere sereno, diretto e leale. Ho dato un mio pensiero. Secondo me a volte va corretta l'interpretazione, altrimenti dobbiamo correggere noi, usando altre modalità di lavoro sul campo e negli allenamenti".
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