L’inno di Mameli?
"È diventato solo uno slogan. Chi lo canta spesso non ne conosce nemmeno il significato. È un inno per chi ci ha dato la libertà: cosa ne sanno i giocatori? Mi dicono che ho un linguaggio da cafone, ma questo mondo devi trattarlo così, perché non c’è rispetto. Tutti vogliono solo imbrogliare, ci si nasconde dietro la forma. Ma a me non mi fregano. Un vecchio boscaiolo mi diceva che non si fidava dei preti che dicevano messa in latino: non capiva niente, e potevano dirgli qualsiasi cosa. Nel calcio è la stessa cosa: si vende solo l’apparenza. Ed è un vero dispiacere per la tradizione e la cultura italiana".
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