Napoli deve essere all’avanguardia da questo punto di vista e come stadio bisogna attrezzare qualcosa che sia all’altezza dei moderni stadi. Non possiamo restare legati all’idea del vecchio San Paolo. Oggi lo stadio deve avere una serie di servizi diversificati con parcheggi prenotabili da casa con telepass e quindi in grado di permettere una facile fruibilità dell’esperienza allo stadio. Inoltre, servirebbero una serie di tecnologie che consentano coperture mobili come il Santiago Bernabeu o l’irrigazione del prato. Bisogna distinguere tra la costruzione di uno stadio e quello del centro sportivo: sotto quest’ultimo aspetto posso dire che ci sono margini molto concreti che si possa realizzare la casa del Napoli a Bagnoli perché ci sono spazi che già urbanisticamente sono destinati al Parco dello sport e che arrivano a circa 14 ettari. Una parte consistente di questo ex parco dello sport è in trattativa per il tennis ma c’è un’altra porzione, che corrisponde più o meno all’altra metà, che può essere destinata al Calcio Napoli inteso come centro sportivo. Il Centro Paradiso, a cui sono legatissimo, purtroppo ha un solo campo, mentre a Bagnoli ci sarebbe lo spazio disponibile per le nuove esigenze, con più campi. In generale contiamo davvero di restituire l’area di Bagnoli a Napoli ed ai cittadini. Grazie al commissariato di governo guidato da Gaetano Manfredi, è stato già messo a punto lo stanziamento economico per la bonifica. Stiamo trattando col governo per i fondi, al termine dei lavori Bagnoli sarà un faro di modernità ed ecosostenibilità con l’ausilio più unico che raro del paesaggio di cui si gode da Bagnoli”.
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