Sulla sconfitta con l’Empoli:
“Nella storia recente del Napoli le sfide con l’Empoli, per meglio dire le sconfitte con il club toscano, hanno avuto sempre un peso specifico che va oltre i tre punti. In particolare, mi riferisco alla sconfitta al Castellani del Napoli di Benitez contro l’undici guidato da un certo Sarri, oppure alla più recente sconfitta esterna al primo anno di Spalletti che fu uno dei momenti più bassi della sua gestione azzurra, ma che fu decisiva per la rivoluzione che avvenne nell’estate successiva. L’ultimo passo falso contro la compagine toscana guidata in maniera magistrale da Andreazzoli, in tal senso potrebbe rappresentare un momento spartiacque non solo per il campionato ma per l’intero nuovo percorso azzurro post scudetto".
Su Mazzarri:
“Sicuramente avrà l’appoggio della piazza che ha profondamente amato questo tecnico e la sua squadra, che era meno competitiva rispetto all’attuale ma che riusciva a mettere un’intensità ed una grinta tali da poter tenere testa anche agli avversari più ostici sulla carta come nelle famose notti di Champions. Il Napoli trova un allenatore che ha voglia di mettersi in gioco, consapevole della grossa chance che si presenta, nonostante sia reduce da alcune esperienze negative parliamo di un tecnico navigato che conosce alla perfezione quanto può essere umorale la piazza partenopea. Non credo che invece possa essere un problema il discorso in merito alla difesa a tre o a quattro, sicuramente riuscirà ad adattarsi alla rosa a disposizione".
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