Il presidente dell'Unione Sportiva Angri, Claudio Anellucci, ha parlato ai microfoni di TMW Radio a seguito dell'aggressione con accoltellamento ricevuta dal calciatore 18enne Bruno Petrone nella zona di Chiaia. Ecco quanto dichiarato.

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Angri, il presidente: “Petrone ora è fuori pericolo, la squadra è sotto schock”
"Episodio che mi fa rabbrividire", le parole di Anellucci
—"Grazie al cielo ora è stato trasferito in una struttura diversa. La prima operazione, nella notte in cui è stato ferito, è andata bene. Adesso è in una struttura all'avanguardia per la zona cardio-toracica. Ora è stabile, dovrà fare un percorso di riabilitazione, ma oggi possiamo dire che è fuori pericolo ed è già di per sè importante. Per me è come un figlio, lui come gli altri ragazzi del club. Sono usciti a Chiaia per farsi un giro e per uno sguardo e una mezza parola ecco cosa è successo, un dramma che poteva trasformarsi in tragedia. Mi fa rabbrividire che un ragazzino di quindici anni ha dato cinque coltellate per una risposta data male. E' stato un vero assalto, con cinque ragazzi contro due, il tutto con coltelli e chiavi inglesi. E il protagonista è un ragazzo di una famiglia benestante, quindi che non viene da zone degradate. Siamo oltre la follia. Ci fosse stato uno che abbia parlato di questo caso. E' una guerra quotidiana ormai questa. La reazione dei ragazzi? E' stato uno choc, al comitato regionale ho chiesto di spostare la partita di sabato 3, perché nessuno se la sente di scendere in campo. E' un progetto importante questo, abbiamo creato qualcosa di molto bello, che mi rende orgoglioso, una squadra con tutti Under, cosa incredibile in un campionato così difficile. Diamo spazio ai giovani ed è importante. Ora l'importante è che recuperi, ma in qualunque modo Bruno sarà con noi, ho già parlato con la famiglia, a cui abbiamo dato assistenza legale e faremo un ulteriore contratto a lui"
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