Qualora non dovessero arrivare offerte convincenti, secondo lei esistono margini per un reintegro del giocatore in rosa?
“No, non credo. Con questi numeri, sarebbe una situazione troppo delicata da gestire nello spogliatoio. Non puoi reintegrare un calciatore che guadagna così tanto, quando hai un gruppo che ha lottato e sofferto nella stagione appena conclusa, vincendo uno Scudetto. Conte è molto attento a certe dinamiche: è un allenatore che gestisce lo spogliatoio in modo rigido, e giustamente. Non hai Maradona, al quale puoi concedere tutto. Osimhen non è Maradona. È un buon giocatore, ha fatto un’annata straordinaria con Spalletti, ma è stata una stagione ‘magica’, una di quelle dove tiri da casa tua e segni. Ma non è un giocatore che vale quelle cifre. E non credo che Conte sia disposto ad accettare una situazione simile.”
Alla luce dell’imminente arrivo di Sam Beukema dal Bologna, si può dire che il Napoli abbia fatto bene a non investire 40 milioni su Pietro Comuzzo? Erano quelle le cifre che circolavano a gennaio, giusto?
“Sì, sono d’accordo. Hanno fatto benissimo a non investire quelle cifre. Comuzzo deve ancora crescere, ha bisogno di fare strada. Aveva over-performato in passato, ora deve confermarsi. Il Napoli ha agito con intelligenza.”
E per Lang? Anche lui è molto estroso…
“Se Conte lo ha scelto, vuol dire che sa già come gestirlo. Non ho alcun dubbio.”
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