Papà poliziotto bravo e io poliziotto cattivo?Non rende l'idea perché caratterialmente siamo due persone molto simili. Io sono un po' più il braccio sul campo. Il mio ruolo non è quello di essere amico dei calciatori. Di capire e accogliere le sue emozioni, sicuramente, ma non di diventare loro amico altrimenti sarebbe dannoso. Quando sono arrivato nello spogliatoio del Real Madrid, la prima volta, con Casillas, Ronaldo, Ramos ho dovuto rimboccarmi le maniche. Loro mi testavano, volevano vedere le mie capacità. Io raccomandato? Queste accuse me le porto dietro da sempre, bisogna superarle. Come l'ho fatto? Lavorando e avendo il supporto delle persone che mi vogliono bene. Allenare da solo? Non mi sono prefissato un momento in cui comincerò ad allenare da solo, ma non ho ansia e fretta. Speriamo che ci sia una dinastia Ancelotti, significa che avrò fatto anch'io qualcosa nel mio futuro".
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