Non abbiamo rubato niente. La monetina su Alemao?
Allora c’erano delle regole che potevamo non condividere, ma c’erano e dovevamo rispettarle».
Cosa le è rimasto del Napoli e di Napoli?
«Sono rossonero per Nereo Rocco. Quando lui è passato dal Padova al Milan io sono diventato suo tifoso. Poi nel Milan ci ho giocato e vinto. Il Napoli, però, occupa un posto particolare nel mio cuore. Certo, perché ho allenato e vinto e vissuto bene, ma anche per mio figlio Riccardo che ci ha lavorato come direttore sportivo, ingaggiando giocatori importanti come Cavani, Reina, Callejon, Koulibaly, Albiol, Jorginho e Ghoulam. Fino a Higuain»
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