calcionapoli1926 interviste ADL: “Conte si era agitato, è rimasto per un motivo. Faccio un appello ai tifosi. Sul film…”

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ADL: “Conte si era agitato, è rimasto per un motivo. Faccio un appello ai tifosi. Sul film…”

Giovanni Montuori
Le parole del presidente del Napoli a Sky Sport

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato a Sky Sport:

Film? Abbiamo lavorato tutto l’anno. L’abbiamo costruito pian piano, abbiamo girato una marea di scene. Volevamo regalare tutte le emozioni del quarto scudetto. Uscirà mercoledì 24 e sono certo che prenderà per mano il cuore dei tifosi. Invito i tifosi del Napoli a vederlo per rivivere le emozioni. Farà vibrare l’anima per 100 minuti.

Siamo partiti bene in campionato, ora una gara difficile. A Manchester è la terza volta che veniamo. Purtroppo con le nuove regole non verranno a giocare da noi. Con Mazzarri facemmo risultati straordinari e mandammo a casa Mancini. Siamo contenti, ma andiamoci causa e giochiamocela. È la prima volta in questa nuova Champions. Non disperiamoci se dovesse succedere qualcosa di non positivo stasera. Ne vedremo di partite in questa competizione, io mi fido di Conte e dei 9 acquisti.

Rapporto con Conte? È stato importante che Antonio, rispetto alle sue esperienze precedenti, abbia assorbito l’amore che circola a Napoli. Quando sto a Napoli mi sento un’altra persona. Vedo Capri, Sorrento, Ischia. C’è la Costiera e Pompei, non voglio fare pubblicità ma Napoli è la città più sensazionale che abbiamo in Italia e a Conte ha fatto effetto. Lui ha meritato il successo mescolando le carte. Forse si è agitato per la cessione di Kvara, ma io non potevo rischiare l’articolo 17 e dare soddisfazione a lui, al papà e all’agente. Ma San Gennaro ci ha messo del suo, e con Conte e i calciatori abbiamo fatto il miracolo con lo scudetto.

A sorpresa è arrivata anche la domanda di Fouzi Ghoulam riguardo le prospettive future del Napoli.

"Nei prossimi quattro anni dobbiamo completare il ciclo di crescita con un nuovo centro sportivo e un nuovo stadio. Allo stesso tempo dobbiamo stare attenti, perché il calcio più potente oggi è quello inglese e quello arabo. Il resto del mondo sta vivendo un po’ una crisi. Basti pensare che in Inghilterra sono stati straordinari nel riuscire a garantire a una squadra neopromossa un introito minimo di 100 milioni di sterline".