Tema stadi e diritti Tv - "Sto lavorando per Euro32 e non solo, visto che saranno solo cinque i nostri stadi ‘europei’ mentre l’esigenza di impianti nuovi o da migliorare è molto più significativa. Di sicuro c’è una competizione e la scelta entro la fine di ottobre 2026 premierà i progetti migliori, i più affidabili, con un quadro economico definito. Dopodiché, sto predisponendo una bozza di norma, da sottoporre al confronto con i vari portatori d’interesse, che attualizzi il modello di gestione dei diritti audiovisivi, tenendo conto dell’evoluzione della tecnologia digitale e della legislazione europea in materia di geoblocking. Cambierà la gestione delle risorse televisive? Verrà trattato naturalmente il tema della ripartizione delle risorse e della mutualità di sistema, collegandolo con quello, prioritario, delle infrastrutture. Penso all’utilizzo di una parte dei ricavi dai diritti audiovisivi per poter offrire infrastrutture a livelli europei. Una norma che consenta di massimizzare i ricavi per i club, mettendo nelle migliori condizioni i tifosi che vogliono vivere la loro passione e la loro esperienza allo stadio o davanti a uno schermo, dal televisore allo smartphone".
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