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L’incredibile parabola di Zola: dalla Torres a Napoli con Maradona. Il racconto

L’incredibile parabola di Zola: dalla Torres a Napoli con Maradona. Il racconto

Una parabola incredibile quella di Zola che dall’Italia va all’Inghilterra tra lacrime e paure: però ne varrà ampiamente la pena perché nel 2004 la Regina Elisabetta II gli avrebbe conferito il titolo di Member of the British...

Claudia Vivenzio

Una parabola incredibile quella di Zola che dall'Italia va all'Inghilterra tra lacrime e paure: però ne varrà ampiamente la pena perché nel 2004 la Regina Elisabetta II gli avrebbe conferito il titolo di Member of the British Empire, ma all'inizio il giovane Gianfranco non ne aveva la minima idea.

La parabola di Zola: dalla Torres a Napoli con Maradona

 (Getty Images)

La parabola di Gianfranco Zola ha dell'incredibile - così come si apprende dal racconto fatto a Gran Hotel Calciomercato. Una storie che mette le radici nella Serie C1, quando Bebo Leonardi lo valorizzò ai temi della Torres: "Era un grande conoscitore di football ma per me, soprattutto, una figura di riferimento – racconta Zola – Grazie a lui mi si aprirono le porte del grande calcio. Senza di lui, la mia sarebbe stata una carriera diversa. Mi diede fiducia e io provai a ripagarla. Quegli anni, quella Torres: ricordi indelebili che, ancora oggi, mi emozionano. Bebo Leonardi ha un posto speciale nel mio cuore”.

Nel 1989 poi la svolta: Napoli. Andò alla città del Vesuvio quando ancora la numero 10 era sulle spalle di Diego Armando Maradona. Maestro e discepolo, un rapporto splendido nell’anno che portò il Napoli alla conquista dello scudetto, durata anche dopo l'addio di Diego che portò al passaggio di consegne di quella maglia numero 10 ereditata da Zola.

Dopodiché Parma e infine tra lacrime e paure - come dichiara l'ex giocatore - approdò in Inghilterra: al Chelsea. "Dopo aver firmato per il Chelsea scoppia in pianto – racconta Zola – Avevo paura perché, a quei tempi, erano pochi i calciatori italiani emigrati in campionati esteri. Se ripenso a quelle lacrime e alla mia storia in Premier League, ora mi viene da sorridere”. Di qui la svolta totale con la maglia numero 25. Una maglia che suderà e onorerà così tanto da farla ritirare dal club inglese, proprio come la 10 per il Napoli.