Omar Sivori
- Nazionalità:Argentina,Italia
- Età:88 (02 ottobre 1935)
- Altezza:1.63 m
- Peso:59kg
- Piede:Destro
- Valore di mercato: mln
TROFEI VINTI
PROFILO
Tutto su Omar Sivori, storico attaccante della SSC Napoli e della nazionale argentina e poi italiana: biografia, carriera e scheda tecnica.
Omar Sivori, la biografia
Omar Sivori è nato a San Nicolas de los Arroyos, in Argentina, il 2 ottobre 1935 in una famiglia di origini italiane. Suo nonno paterno, Giulio Sivori, era un immigrato del comune ligure di Lavagna, mentre sua madre Carolina era abruzzese di Tornareccio. Soprannominato El Cabezón per la folta capigliatura scura che spiccava sul corpo minuto, è considerato uno dei giocatori più forti nella storia del calcio. L'IFFHS lo classifica alla 36ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo, alla 16ª posizione in quella relativa ai più forti sudamericani e alla 5ª posizione per quanto concerne gli argentini. Nel marzo del 2004 è stato anche inserito da Pelé nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della FIFA. Vincitore del Pallone d'oro nel 1961, è stato inserito in totale per cinque anni di fila tra i candidati alla vittoria del premio.
Omar Sivori, la carriera
Giovanili ed esordi al River Plate
Ancora ragazzo entrò a far parte del River Plate, fu allora che si guadagnò il soprannome di El Cabezón per via della folta capigliatura che spiccava sulla sua esile figura. La squadra vinse la Primera División Argentina nel 1955, titolo confermato quando il River sconfisse il Boca Juniors 2-1 alla Bombonera. Nella stessa stagione il club vinse la Copa Río de La Plata battendo il Nacional. La stagione successiva la squadra vinse il campionato argentino all'ultima giornata battendo il Rosario Central per 4-0, con Sívori che realizzò l'ultima rete. Avrebbe giocato l'ultima partita con la maglia del River contro lo stesso club il 5 maggio 1957. Il giovane vestì la maglia dei Millonarios fino alla stagione 1957/58, quando fu ingaggiato dalla Juventus. Curiosamente, nei diciotto anni seguenti il River non riuscirà più a vincere il titolo nazionale; tuttavia con i soldi ottenuti dal trasferimento fu iniziato il completamento dello stadio El Monumental.
Juventus
A 21 anni, Sivori arrivò quindi alla Juventus che lo pagò 10 milioni di pesos (equivalenti allora a 190 milioni di lire), stabilendo un record per l'epoca. Esordì in maglia bianconera nel 1957, andando ad affiancare in attacco l'altro neoacquisto, il centravanti gallese John Charles, e il capitano della squadra, l'italiano Giampiero Boniperti. L'argentino indossò la casacca bianconera in 257 partite, segnando 170 reti. Con la Juventus vinse tre scudetti, assieme a due coppe nazionali; nel 1960 riuscì inoltre a conquistare il suo unico titolo di capocannoniere, mentre l'anno successivo raggiunse il suo massimo traguardo personale, venendo insignito (grazie al suo status di oriundo) del Pallone d'oro come miglior calciatore europeo: era la prima volta che il prestigioso riconoscimento veniva assegnato a un giocatore italiano (per quanto italo-argentino), nonché il primo successo assoluto per un calciatore juventino e militante nel campionato italiano. Il 10 giugno 1961, l'Inter contro la Juve mandò in campo per protesta la squadra Primavera. E Sivori, impietoso, stabilì il record di reti in una partita: ben sei. Restò in bianconero fino al 1965.
Napoli
Nel 1965 si trasferì al Napoli grazie all'opera di persuasione dell'allenatore Bruno Pesaola; inoltre l'allora presidente partenopeo Achille Lauro, per ottenere il suo cartellino, acquistò due motori navali per la sua flotta e pagò settanta milioni: quando arrivò in città, ad accogliere il giocatore ci furono migliaia di tifosi. Col club azzurro vinse subito la Coppa delle Alpi 1966, e fu poi protagonista in Serie A con un terzo posto nello stesso anno, un quarto l'anno dopo e un secondo nel 1968. Un infortunio al ginocchio destro durante una tournée del Napoli in Colombia, nell'estate 1967, lo metterà a disposizione della squadra partenopea a mezzo servizio nelle ultime due stagioni; ciò, unito ad uno storico litigio con l'arbitro Fulvio Pieroni durante un Napoli-Juventus del 1º dicembre 1968 (culminato con un'espulsione e successivi sei turni di squalifica), lo convinse definitivamente a concludere la propria carriera, a 33 anni, decisione su cui già meditava da tempo. Darà il suo commosso addio al calcio giocato in televisione, il 21 dicembre 1968, durante la tredicesima puntata di Canzonissima, con un collegamento da Napoli.
La nazionale
Sívori scese in campo per l'Argentina, suo Paese d'origine, in 19 occasioni, collezionando 9 reti e vincendo la Copa America 1957 venendo al contempo eletto miglior giocatore dell'edizione. Come accennato, nel 1961 Sivori vinse il Pallone d'oro e, in virtù della sua condizione di oriundo, dallo stesso anno poté essere impiegato nell'Italia che partecipò al Mondiale 1962 in Cile, dove la Nazionale fu eliminata al primo turno, disputando due match: lo 0-0 con la Germania Ovest e il 3-0 alla Svizzera. Con la maglia della Nazionale Sivori disputò in tutto 9 incontri, mettendo a segno 8 reti di cui 4 contro Israele nel 1961 (unico calciatore, insieme a Gigi Riva, Roberto Bettega, Francesco Pernigo, Alberto Orlando e Carlo Biagi a segnare una quaterna in Nazionale.
Dopo il ritiro, la carriera di allenatore
Per circa un decennio, subito dopo il ritiro dal calcio giocato, Sivori si cimentò nel ruolo di allenatore in Argentina. Debuttò in panchina nel 1969 assumendo la guida del Rosario Central, club che guidò per un biennio. Nel 1972 prese poi le redini dell'Estudiantes, squadra che allenò brevemente fino al suo incarico da CT dell'Albiceleste dal 27 settembre 1972 all'ottobre 1973. Dopo un quinquennio d'inattività, nel 1979 venne chiamato dal Racing Club, dove rimase per un anno. Accettò, quindi, di guidare nel 1983 i canadesi del Toronto Italia nella National Soccer League. Con il club di Toronto chiuse al secondo posto la regular season del campionato, alle spalle dei concittadini del Panhellenic, per poi trionfare ai play-off superando nella finale per il titolo un altro club della città, la Dinamo Latino; in precedenza era arrivato anche il successo nella NSL Cup, battendo in finale il succitato Panhellenic. Dal 1986 al 1988 fu presidente della Viterbese. Sotto il suo mandato, il club venne promosso dal campionato laziale di Promozione all'Interregionale.
Altri trofei
Calciatore
ULTIME NOTIZIE E VIDEO
CARRIERA CLUB
Stagione | Squadra |
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1954 | River Plate | PD | 16 | 8 | 16 | 8 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1955 | River Plate | PD | 23 | 11 | 23 | 11 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1956 | River Plate | PD | 23 | 10 | 23 | 10 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1957 | River Plate | PD | 1 | 0 | 1 | 0 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1957/58 | Juventus | A | 32 | 22 | CI | 8 | 9 | 40 | 31 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||
1958/59 | Juventus | A | 24 | 15 | CI | 3 | 5 | CC+CA | 3 | 5 | 30 | 25 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1959/60 | Juventus | A | 31 | 28 | CI | 4 | 3 | CA | 1 | 1 | 36 | 32 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1960/61 | Juventus | A | 27 | 25 | CI | 1 | 2 | CC | 1 | 1 | 29 | 28 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1961/62 | Juventus | A | 25 | 13 | CC | 5 | 2 | 30 | 15 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||
1962/63 | Juventus | A | 33 | 16 | CI | 4 | 3 | CdA | 4 | 4 | 41 | 23 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1963/64 | Juventus | A | 28 | 13 | CI | 2 | 1 | CdF | 4 | 0 | 34 | 14 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1964/65 | Juventus | A | 15 | 3 | CI | 1 | 1 | CdF | 3 | 2 | 19 | 6 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1965/66 | Napoli | A | 33 | 7 | CI | 1 | 0 | CM+CdA | 5 | 1 | 39 | 8 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1966/67 | Napoli | A | 20 | 2 | CdF | 5 | 3 | 25 | 5 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||
1967/68 | Napoli | A | 7 | 2 | 7 | 2 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1968/69 | Napoli | A | 3 | 1 | CdF | 2 | 0 | 5 | 1 |