PROFILO

Tutto su Faustino Cané, storico attaccante e poi allenatore della SSC Napoli: biografia, carriera e scheda tecnica.

Giovanili ed esordi in Brasile

Dopo aver mostrato le sue qualità nella selezione di Petropolis, iniziò ad allenarsi con l'Olaria. In questa squadra disputò due edizioni del Campionato Carioca: nel 1960 giocò 8 gare e segnò 3 gol, l'anno successivo riuscì a segnare 5 gol in 19 gare.

Napoli

Nel 1962 fu acquistato dal Napoli per trentamila dollari dell'epoca, su diretto interessamento del presidente della squadra azzurra Achille Lauro, che non comunicò l'ingaggio nemmeno agli allenatori Monzeglio e Pesaola. Nel campionato di Serie A 1962/63 Cané disputò sette partite, non andando mai in rete, debuttando in campionato nella sconfitta contro la Roma per 3-0 del 16 settembre 1962, in una stagione iniziata male per la squadra, con 4 sconfitte consecutive (amichevole contro il Valencia 2-1 del 2 settembre 1962, eliminazione al primo turno di Coppa Italia e prime due gare di campionato). Inoltre, Lauro fu accusato, durante delle interviste alla stampa, di non voler spendere per rinforzare la squadra, e Cané si ritrovò isolato in campo. Vinse il titolo di capocannoniere della Coppa Italia nel 1964/65 segnando 3 reti e contribuì al successo del Napoli nella Coppa delle Alpi nel 1966. Segnò una tripletta alla Spal durante la prima giornata del campionato 1965/66 nel successo per 4-2 degli azzurri. Lasciò il Napoli nell'estate del 1969.

Bari

Faustino Cané nel 1969 fu ceduto al Bari con cui militò per tre stagioni (una in Serie A e due in Serie B) segnando sei gol in 68 partite.

Ritorno al Napoli

Nell'estate del 1972 ritornò al Napoli con il quale giocò altre tre stagioni segnando 7 gol in 51 partite. Ha segnato 38 gol in Serie A, di cui 36 con gli azzurri. In totale ha collezionato 70 reti con la maglia del Napoli.

Montreal Castors

Nel 1975 Faustino Cané riveste il ruolo di allenatore-giocatore dei canadesi del Montreal Castors, mentre la stagione seguente sarà solo calciatore, chiudendo così la sua carriera.

Dopo la carriera da calciatore intraprese quella di allenatore, prima sulla panchina delle giovanili del Napoli, poi su quelle di Frattese, Turris, Afragolese, Sorrento e Campania Puteolana. Dalla settima giornata del campionato di Serie A 1994/95 ha infine allenato il Napoli, in coppia con il direttore tecnico Vujadin Boskov, il quale essendo sprovvisto del patentino federale, non poté ricoprire ufficialmente la carica di allenatore, subentrando all'esonerato Vincenzo Guerini e sfiorando la qualificazione alla Coppa Uefa, chiudendo al settimo posto a un punto dall'Inter.