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Sconcerti: “Mancini tiene in grande considerazione Raspadori. Sa giocare a calcio come pochi attaccanti”

(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Tra sette giorni avranno inizio i Campionati Europei di calcio del 2021 (denominati convenzionalmente Euro 2020, ndr), che verranno aperti proprio dall’Italia a Roma, nella sfida dell’11 giugno contro la Turchia. Mancini e i suoi si stanno...

Mattia Fele

Tra sette giorni avranno inizio i Campionati Europei di calcio del 2021 (denominati convenzionalmente Euro 2020, ndr), che verranno aperti proprio dall’Italia a Roma, nella sfida dell’11 giugno contro la Turchia. Mancini e i suoi si stanno preparando al grande evento con grande minuzia ed attenzione, e provengono da un filotto di vittorie importanti nelle Qualificazioni ai Mondiali in Qatar (2022) e nella Nations League. Ancora però vengono molto discusse le scelte di Roberto Mancini, che ha portato con sé Raspadori, giovane attaccante del Sassuolo in luogo di Matteo Politano.

Sconcerti: "Mancini rivede sé stesso in Raspadori"

 (by Getty Images)

Si legge così sul sito di calciomercato.com, che riporta l'intervento sul portale di Mario Sconcerti:

"Vedendolo in conferenza stampa parlare di Raspadori, ho avuto netta la sensazione che Mancini senta il ragazzo davvero come una sua grande carta. Non credo lo farà partire titolare stasera, ma si aspetta molto da lui. Penso sia improprio, perfino inadatto, che un commissario tecnico usi quei termini per raccontare un esordiente. Avvicinarlo a un Paolo Rossi del tempo è augurabile, ma sa appunto di predilezione, quasi uno spot da tifoso. Mancini ha parlato però anche di qualità straordinarie, quindi ci crede ad occhi chiusi nonostante Raspadori non abbia mai fatto parte di nessuna spedizione precedente. Però è vero. Raspadori gioca a calcio nel senso puro del termine, come pochissimi altri attaccanti. Non è un vero centravanti, Platini lo avrebbe chiamato un nove e mezzo, cioè un buon incrocio tra un primo attaccante e un fantasista. E questa, se ci pensate, è una traccia importante. Mancini aveva quello stesso esatto ruolo. Era un attaccante vero e diverso, con una predisposizione naturale a mandare in porta anche gli altri. Raspadori è questo, tiene e gestisce la palla in piena area, dirige il traffico in una zona molto particolare. Credo che Mancini riveda se stesso in Raspadori ed abbia finalmente voglia di riconoscersi".