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europei 2021

Eriksen, parla il dottor Mos: “Dubito possa ancora giocare in Italia”

Eriksen (Photo by Friedemann Vogel - Pool/Getty Images)

Il dottor Lucio Mos è intervenuto a Radio Punto Nuovo ed ha parlato del caso di Christian Eriksen.

Mattia Fele

Al termine del gravissimo incidente occorso a Christian Eriksen durante Danimarca-Finlandia, molti sono stati i messaggi nei suoi confronti. Molte personalità importanti del mondo del calcio e della società civile si sono strette attorno al dramma del danese centrocampista dell'Inter. Le sue condizioni per ora sembrano stabili ma è ancora in corso un monitoraggio costante, specie per stabilire quale potrà essere il futuro a livello agonistico di uno dei giocatori più talentuosi della Serie A (ed in passato della Premier League ndr).

Eriksen, parla Lucio Mos: "Futuro Eriksen? In Italia non credo possa ancora giocare"

Eriksen (Photo by Friedemann Vogel - Pool/Getty Images)

Lucio Mos, presidente della Società italiana di Cardiologia dello Sport, è intervenuto a Radio Punto Nuovo:

Sull'incidente di Eriksen

“Ci sono cose che possono sfuggire persino ai controlli più accurati, anche perché le visite avvengono periodicamente, quindi un problema di questo tipo può insorgere tra un controllo e un altro. La regolamentazione italiana è la più severa del mondo ed è questo il motivo per cui il numero di morti improvvise durante l’attività fisica è più basso rispetto agli altri Stati.  Il mio punto di vista? Ha avuto un’aritmia, ma non posso sapere le motivazioni che l’hanno provocata. Può esserci stata una miocardite, ma si tratta solo di congetture".

Su Kjaer

"L’intervento di Kjær? È stato prontissimo nel mettere Eriksen in posizione laterale, in modo da tirargli fuori la lingua. Già 15 anni fa la nostra Società ha iniziato dei corsi di formazione, che, a mio avviso, andrebbero resi obbligatori a partire dalle scuole superiori".

Sul futuro di Eriksen

"Eriksen tornerà a giocare? Con la legislazione italiana dubito che potrà scendere in campo in futuro in Italia. I protocolli attuali sono rigidi, quindi non proporremo alla FIGC alcuna modifica a quello attuale. Andrebbero cambiati quelli europei, che sono più larghi rispetto ai nostri”.