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Domani sarà una giornata decisiva per il calcio, la Corte di giustizia europea decreterà se la Uefa viola o meno le regole sulla concorrenza con la Superlega. Se il 15 dicembre è lo storico anniversario del pronunciamento su Bosman che rivoluzionò la gestione dei contratti dei calciatori con i club, il 21 potrebbe essere cruciale per un argomento che ormai da anni tiene banco e fa discutere, come la Superlega. Nasce tutto dal progetto originariamente idealizzato dall'allora presidente juventino Andrea Agnelli, ma quel tipo di format è ormai scomparso.
Possibile che venga mantenuto lo status quo, complicato che ci sia un salto del banco completo. Ma soluzioni intermedie sono possibili: da non escludere, per esempio, che all'UEFA venga tolta la possibilità di sanzionare chi organizza tornei alternativi, aspetto che già di per sé darebbe forza alla Superlega. Il CEO di A22, Bernd Reichart, ha detto che in quel caso sarebbe già pronto a proporre il nuovo format che comprende 60 squadre e garantisce inclusività ed equità, strizzando l'occhio anche a realtà più piccole, fuori dall'élite degli squadroni, come sottolineato da Tuttomercatoweb.
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