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Man City, clamoroso Sterling: “Se potessi lascerei subito la Premier League”

Mattia Fele

Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace: e fu così che l'infelicità prorompe anche in uno dei calciatori più pagati del campionato migliore al mondo. La Premier perde pezzi?

La crisi del calcio ha colpito un po' tutti. Ha ferito le coscienze di appassionati e giocatori stessi, alle prese con dubbi esistenziali e volontà modificate. Forse anche per il Covid-19, che ha messo tutti noi dinanzi all'evidenza che il tempo non è poi così tanto, in questa società di iper-movimento. Accade specialmente in Premier League, campionato simbolo del movimento calcio che tutto assorbe, ricco di pressioni e sempre uguale a se stesso nella sua eccellenza. Ne ha parlato così Raheem Sterling, fortissimo e strapagato ma infelice, voglioso di provare altro per mettersi alla prova. È l'uomo che ha trionfato sul professionista. Siamo fatti per evolverci.

La confessione di Sterling: "Conosco solo la Premier..."

 

Raheem Sterling è intervenuto al Financial Times ed ha ammesso di poter lasciare il Manchester City:

"Ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto giocare all'estero prima o poi, per vedere come avrei affrontato una nuova sfida. Se ci fosse l'opportunità di trasferirmi lo farei anche subito. Il calcio per me è la cosa più importante, ci sono obiettivi che mi sono prefissato quando ero più giovane e tra i miei sogni c'è quello di giocare in un altro Paese. L'unico campionato che conosco è la Premier League, ma non sono una persona che si lamenta e vado avanti con il mio lavoro come ho sempre fatto. Per essere felice devo divertirmi e giocare".