La crisi del calcio ha colpito un po' tutti. Ha ferito le coscienze di appassionati e giocatori stessi, alle prese con dubbi esistenziali e volontà modificate. Forse anche per il Covid-19, che ha messo tutti noi dinanzi all'evidenza che il tempo non è poi così tanto, in questa società di iper-movimento. Accade specialmente in Premier League, campionato simbolo del movimento calcio che tutto assorbe, ricco di pressioni e sempre uguale a se stesso nella sua eccellenza. Ne ha parlato così Raheem Sterling, fortissimo e strapagato ma infelice, voglioso di provare altro per mettersi alla prova. È l'uomo che ha trionfato sul professionista. Siamo fatti per evolverci.
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Man City, clamoroso Sterling: “Se potessi lascerei subito la Premier League”
Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace: e fu così che l'infelicità prorompe anche in uno dei calciatori più pagati del campionato migliore al mondo. La Premier perde pezzi?
La confessione di Sterling: "Conosco solo la Premier..."
Raheem Sterling è intervenuto al Financial Times ed ha ammesso di poter lasciare il Manchester City:
"Ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto giocare all'estero prima o poi, per vedere come avrei affrontato una nuova sfida. Se ci fosse l'opportunità di trasferirmi lo farei anche subito. Il calcio per me è la cosa più importante, ci sono obiettivi che mi sono prefissato quando ero più giovane e tra i miei sogni c'è quello di giocare in un altro Paese. L'unico campionato che conosco è la Premier League, ma non sono una persona che si lamenta e vado avanti con il mio lavoro come ho sempre fatto. Per essere felice devo divertirmi e giocare".
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